CATANZARO/ Non sono bastate finora ben tre votazioni per eleggere il presidente del Consiglio comunale di Catanzaro eletto con il voto che ha decretato il successo del sindaco Nicola Fiorita, leader della coalizione di centrosinistra. Anche la seduta di ieri dell’assemblea si è infatti conclusa con una “fumata nera”, determinata dal fatto che nessuno degli schieramenti in aula aveva i numeri per eleggere un proprio esponente, né la coalizione dello stesso Fiorita, che peraltro è minoranza in Consiglio comunale, né la coalizione del suo sfidante al ballottaggio, Valerio Donato, che, pur essendo maggioranza, è tuttavia divisa al proprio interno. Da segnalare che il consigliere anziano Eugenio Riccio, che era stato indicato come candidato alla presidenza dalla coalizione Donato, ha comunicato il suo “ritiro”, forse per le riserve espresse all’interno della stessa coalizione. All’atto della votazione di ieri, per la quale sarebbe stata sufficiente la maggioranza semplice a differenza delle prime due sedute, tenute nei giorni scorsi, l’opposizione di Donato ha abbandonato l’aula tranne tre consiglieri, ma nonostante questo lo scrutinio non ha avuto esito: alla fine si sono contate 14 schede bianche e due nulle. La mancata elezione del presidente del Consiglio comunale di Catanzaro dopo ben tre votazioni è un fatto sicuramente raro nella storia politica del capoluogo calabrese. Nelle prossime ore è attesa la convocazione della nuova seduta del Consiglio comunale, quella che prevedibilmente procederà alla elezione del presidente, ma non è escluso che se ne parli agli inizi di agosto. Nel corso dei lavori di ieri, il Consiglio comunale di Catanzaro ha peraltro approvato il primo provvedimento targato Giunta Fiorita, vale a dire l’assestamento di bilancio, che ha avuto 14 voti favorevoli, 14 astensioni e due voti contrari.