COSENZA. Gran parte dell’ultima seduta del Consiglio comunale di Cosenza, presieduta da Luca Morrone, è stata assorbita da una partecipata discussione riguardante la gestione dell’Auditorium Guarasci del Liceo Telesio. Il documento, proposto dalla minoranza, non ha però ottenuto i voti necessari a legittimare un intervento di sensibilizzazione del Consiglio comunale sul Presidente della Provincia, e Sindaco, Mario Occhiuto affinchè di quella gestione si occupi direttamente l’istituzione scolastica. In sintesi il documento che, fuori dalla minoranza, ha ottenuto il voto favorevole di Raffaele Cesario (gruppo misto) e Franco Perri (PdL), registrando l’astensione di Giuseppe Spadafora (I Moderati), invitava il Sindaco ad attivarsi presso il Presidente della Provincia per rappresentare le esigenze ed i motivi di opportunità in termini sociali e culturali in modo da restituire all’ente scolastico Liceo ginnasio “Bernardino Telesio” la disponibilità generale della struttura e ferme restando le prerogative della Provincia quale ente proprietario, e con impegno del Liceo Telesio ad aprirlo alle necessità della cittadinanza e della stessa provincia come del resto è sempre avvenuto negli anni”. Il dibattito è stato anticipato dalla relazione introduttiva del consigliere Marco Ambrogio (PD) in quanto primo firmatario. Nella sua replica il Sindaco Mario Occhiuto ha ricordato le somme impegnate dal suo predecessore alla Provincia Mario Oliverio per la ristrutturazione dell’auditorium, “un milione e 300mila euro, con l’intenzione di Oliverio di completare un’opera di valorizzazione del centro storico. Tant’è che è diventato l’auditorium della comunità, una struttura che non esiste nel comprensorio con quelle caratteristiche. Una struttura che adesso è un bene comune e viene data su richiesta, senza ticket, al Liceo se risulta libera da altri impegni. Sembra strano che oggi il Consiglio comunale – ha detto – discuta impropriamente di un tema immaginando di sottrarre la struttura alla comunità cosentina per darla in uso esclusivo ad una scuola. Al dirigente, col quale ho pure un rapporto di amicizia, ho espresso la mia posizione, precisando che il nostro compito è di soddisfare l’interesse collettivo e non le singole richieste”. L’esito della votazione è stato di 11 voto favorevoli, 14 contrari e un astenuto. Esaurito questo punto, si è passati, sulla scorta di una precedente approvazione di inversione dell’Ordine del giorno al punto relativo alla situazione del centro storico che chiedeva conto all’Amministrazione delle sue intenzioni circa gli interventi di ripristino e di rilancio. Il Sindaco Mario Occhiuto ha dunque informato il Consiglio comunale della delibera di Giunta appena approvata con la quale si è chiesta la dichiarazione dello stato di emergenza per rischio crolli nel centro storico. Il primo cittadino ha ricordato come la Giunta Perugini, nel 2009, avesse già preso atto dello stato di degrado del centro storico chiedendo, come necessario e urgente, un processo di riqualificazione. Rispetto al centro storico, l’aula, su mozione del consigliere Enzo Paolini, si è espressa unanimemente a supporto della richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza formalizzata dalla giunta comunale. Ad inizio seduta erano stati velocemente approvati i punti relativi al riaccertamento straordinario dei residui 2015 e allo schema di convenzione per l’attivazione del servizio associato per lo sviluppo urbano sostenibile. L’ultima annotazione riguarda la richiesta, avanzata dal consigliere Roberto Sacco (Uniti per Paolini Sindaco), di inserire nel prossimo Consiglio comunale un Ordine del Giorno inerente Padre Fedele Bisceglia, perchè gli vengano restituite le ordinarie funzioni religiose e l’ordine dei cappuccini reintegri il frate nel possesso e nella gestione della casa d’accoglienza Oasi Francescana dallo stesso voluta e costruita. Il Consiglio comunale tornerà a riunirsi venerdì 26 giugno, questa volta per un evento speciale: il conferimento della cittadinanza onoraria a mons. Salvatore Nunnari, originario di Reggio Calabria, Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano, che ha lasciato dopo un decennio la guida dell’Arcidiocesi per raggiunti limiti d’età. L’appuntamento è nella sala delle adunanze del Consiglio Provinciale, alle ore 18,30.