Se non dovessimo riuscire a metterci d’accordo” sul nodo della premiership nel centrodestra “non avrebbe senso andare al governo insieme”. Lo ha detto Giorgia Meloni di Fdi in una intervista che andata in onda ieri sera nel corso dell’edizione delle ore 20.00 del Tg5. “Confido che si vorranno confermare, anche per ragioni di tempo, regole che nel centrodestra hanno sempre funzionato, che noi abbiamo sempre rispettato e che non si capisce per quale ragione dovrebbero cambiare oggi”, conclude. “Non ho bisogno dei regali di Enrico Letta, né dei loro riconoscimenti. Letta fotografa la realtà quando dice che bisognerà scegliere tra Fratelli d’Italia e il Pd: sono i due principali partiti che si confronteranno in queste elezioni in un sistema che potrebbe tornare bipolare. Considero questa una buona notizia perché nel bipolarismo si confrontano identità: centrodestra contro centrosinistra, progressisti contro conservatori. Questo è lo scontro e gli italiani sceglieranno da che parte stare”. Così Meloni, convinta che la campagna elettorale sarà violentissima. “Non ci facciamo intimidire. E penso anche che la sinistra abbia bisogno di inventare una macchina del fango contro di noi perché non può dire niente di concreto e di vero. Noi non abbiamo bisogno di inventare una macchina del fango contro di loro perché possiamo banalmente raccontare i disastri che hanno prodotto in Italia negli ultimi 10 anni al governo”, conclude. “Lasciamo a sinistra litigi e divisioni: per quanto ci riguarda, siamo pronti a ragionare con gli alleati sul programma di governo partendo da tasse, lavoro, immigrazione e ambiente. Chi avrà un voto in più, avrà l’onore e l’onere di indicare il premier”, ha dichiarato dal canto suo il leader della Lega Matteo Salvini.