“La crisi del governo Draghi è il suggello della non politica e di una democrazia debole. Sono ipocriti i commenti di quanti hanno assistito senza intervenire alla decomposizione delle istituzioni e al disegno eversivo dei grillini che hanno che hanno ridotto il Parlamento in un addobbo sempre meno depositario della Sovranità popolare. La fine del governo apre prospettive inquietanti. La prossima legislatura dovrebbe essere costituente per riformare il titolo V della Costituzione, fare una riforma elettorale proporzionale con le preferenze e cancellare la brutta legge che ha ridotto i parlamentari con un semplice taglio senza una visione complessiva”. Lo afferma in una nota Mario Tassone, segretario nazionale del Nuovo Cdu.