Sabato 23 luglio, al Grand Hotel di Lamezia Terme, è in programma la riunione regionale del Movimento 5 Stelle alla quale parteciperanno i portavoce calabresi, gli attivisti e tutti gli iscritti al MoVimento. “Ora più che mai -è scritto in una nota- è giunto il momento di tornare a confrontarsi di persona, tornare a parlare di idee, progetti e proposte guardandosi negli occhi. Questo l’intento del Coordinatore Regionale Massimo Misiti che intende dare un nuovo taglio alla gestione del MoVimento in Calabria, partendo da un momento di partecipazione e discussione sulla nuova fase che si è aperta delineando le linee guida”. All’ordine del giorno “la nuova organizzazione regionale voluta fortemente dal presidente Giuseppe Conte, si avvia dunque il percorso atteso da tempo volto a valorizzare l’attivismo. Un passaggio obbligato per consentire a tutti di dotarsi degli strumenti necessari per continuare a occuparsi delle comunità di appartenenza. In questa nuova fase è fondamentale ripartire con maggiore incisività e forza nei comuni, ma questo sarebbe impossibile senza la creazione di una filiera politica fondata su principi chiari e condivisi”. “Mentre gli analisti si spingono verso scenari politici futuri, mentre ministri scissionisti tentano, con mirabolanti giravolte, senza alcuna credibilità e successo, a tenere vergognosamente salda la poltrona, c’è una certezza: milioni di italiani, come migliaia di calabresi, sono in estrema difficoltà economica. In questo contesto c’è una sola politica praticabile e responsabile: stare accanto ai più deboli. Accanto a quei milioni di italiani, come migliaia e migliaia di calabresi, che non riescono a sbarcare il lunario per un reddito, quando va bene, al limite della soglia della povertà”. Lo afferma il capogruppo M5S al consiglio regionale della Calabria, Davide Tavernise, commentando le vicende che hanno condotto alla caduta del governo Draghi e dicendosi “irremovibile accanto a Conte”. “Certo -aggiunge- stare accanto agli ultimi richiede coraggio, spalle larghe e lotta assidua ad un sistema ancorato a prebende e privilegi. Ecco perché auspico che il Movimento torni ad agire in modo fermo e con coraggio. Parola, quest’ultima, che tradotta dal latino indica avere cuore. In questo caso avere a cuore le sorti di milioni di cittadini in difficoltà, perché vessati da una classe politica ancora concentrata su se stessa e sorda a bisogni e necessità”.