L’ex primo ministro giapponese Shinzo Abe è morto dopo essere stato colpito da alcuni proiettili durante un evento elettorale a Nara. Aveva 67 anni. “Abbiamo tentato di rianimarlo per quattro ore”, ha riferito il responsabile del pronto soccorso dell’ospedale dove era stato trasportato Abe. “Due ferite hanno provocato due diverse emorragie, abbiamo cercato di bloccarle, ma la situazione era molto critica”, ha spiegato alla tv nazionale. L’ex premier giapponese era in stato di arresto cardiopolmonare già sulla scena del crimine, ha detto in conferenza stampa il responsabile dell’ospedale di Nara, riporta la Bbc. Il medico ha affermato che non sono stati rilevati segni vitali all’arrivo dell’ex primo ministro nella struttura. Shinzo Abe ha riportato due ferite sulla parte anteriore del collo, uno dei proiettili è penetrato nel cuore, ha aggiunto in conferenza Hidetada Fukushima, professore di medicina d’urgenza. Abe è stato curato da un’équipe di oltre 20 medici ma è stato impossibile fermare l’emorragia. La polizia ha arrestato il 41enne Tetsuya Yamagami. L’uomo, un residente locale, era riuscito a eludere la sicurezza e ad avvicinarsi ad Abe. Ancora poco chiare le ragioni del gesto. L’uomo arrestato è un ex militare delle Forze di autodifesa, cha ha servito per circa tre anni nella Marina, e deciso a uccidere Abe perché “insoddisfatto per l’operato dell’ex capo politico”. L’assassino ha detto di aver usato un’arma artigianale, ha riferito la polizia della prefettura di Nara aggiungendo di aver trovato diverse armi artigianali come quella usata per l’omicidio in casa di Tetsuya Yamagami. Yamagami ha detto di non essere affiliato ad alcuna organizzazione. La polizia giapponese ha fatto irruzione nell’abitazione del sospettato, secondo le riprese della televisione pubblica Nhk. Il filmato mostra diversi agenti di polizia che indossano indumenti protettivi, caschi e scudi e che entrano in un edificio identificato dalla Tv come la casa dell’uomo arrestato dopo l’attacco. “Ero insoddisfatto di Shinzo Abe, ho mirato per ucciderlo”. Queste le parole del 41enne, secondo quanto ha riferito la polizia nipponica citata dalla tv Nhk. L’attentato all’ex premier giapponese non è stato per “rancore contro le convinzioni politiche di Shinzo Abe”, ha detto il 41enne fermato parlando del suo gesto: lo ha riferito la polizia della prefettura di Nara, citata da Kyodo News.