Il Tar Calabria, “in via urgente ed anticipata” rispetto all’udienza del 27 luglio 2022, data in cui si discuteranno tutti i motivi del ricorso e nel contradditorio delle parti, ha sospeso le delibere dell’Asp di Reggio Calabria e dell’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro riguardo alle graduatore degli Oss. Lo rendono noto gli avvocati Luigi Ciambrone e Antonella Mascaro del foro di catanzaro a cui si erano rivolti gli interessati in questo caso con l’associazione del collega Danilo Granata del foro di Cosenza, per l’annullamento, previa sospensione degli effetti o altra idonea misura cautelare anche monocratica, di quattro deliberazioni assunte da ASP Crotone, ASP Cosenza, ASP Vibo Valentia, ASP Reggio Calabria, Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro e A.O. “Annunziata” di Cosenza. “Insomma – spiegano gli avvocati in una nota – il ricorso degli OSS idonei della graduatoria di Cosenza sta producendo buoni risultati e finalmente gli stessi non si ritengono più dei “fantasmi” per le aziende sanitarie ed ospedaliere calabresi e finalmente il loro buon diritto sta emergendo dal magma amministrativo della burocrazia calabrese. Gli OSS di Cosenza, costituitisi in Comitato, hanno sempre gridato a gran voce che la loro graduatoria sarebbe rimasta vigente per un termine di tre anni dalla data di pubblicazione e avrebbe avuto priorità nelle procedure di reclutamento previste dall’ordinamento per eventuali coperture di posti per i quali il concorso veniva bandito. Per vedersi riconosciuto questo diritto – si fa rilevare – erano dovuti ricorrere al presidio della legge con i Giudici del Consiglio di Stato in Roma, sempre tramite il patrocinio dello Studio legale Ciambrone & Mascaro”. I giudici di Palazzo Spada cavevano ribadito un principio sovrano nell’ambito delle procedure concorsuali: il criterio cronologico e di priorità nell’utilizzo delle Graduatorie pre-esistenti! Nonostante tale decisione, le amministrazioni sanitarie regionali interessate alla vicenda – spiegano i legali – hanno fatto finta di nulla e hanno continuato a non utilizzare la graduatoria di Cosenza e a indire avvisi di selezioni bandi e così via per reclutare altro personale. Gli OSS idonei di Cosenza si sono visti, quindi, costretti a rivolgersi di nuovo ai giudici del TAR per la Calabria attraverso la notifica di un nuovo ricorso alla Regione Calabria e alle amministrazioni coinvolte”. Stamani la decisione dei giudici amministrativi calabresi attraverso la sospensione delle delibere dell’ASP di Reggio Calabria e del “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro. L’Azienda ospedaliera “Annunziata” di Cosenza, invece, aveva già ritirato la sua delibera in autotutela riconoscendo, quindi, il diritto dei ricorrenti. L’azienda “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, continuano gli avvocati, “sembrava intenzionata a rispettare la legge e quindi ad attingere anche alla graduatoria di Cosenza per come aveva correttamente fatto in relazione al primo ricorso al TAR degli OSS cosentini. Il decreto cautelare monocratico, concesso in via anticipata ed urgente, ha accelerato i tempi anticipando una possibile decisione in autotutela. Finalmente, da oggi, – si fa rilevare – gli idonei della graduatoria di Cosenza non si sentono più dei “fantasmi” per le amministrazioni sanitarie della Calabria che prima di procedere a delle assunzioni dovranno, obbligatoriamente, attingere dalla graduatoria dei ricorrenti”.