“L’Ue sta crescendo, sta diventando sempre più importante, sta diventando quell’istituzione a cui tutti i Paesi Ue guardano come una istituzione capace di dar loro stabilità e sicurezza”, ha detto ieri il premier Mario Draghi in conferenza stampa a Bruxelles. “Nell’area dell’euro, soprattutto a causa dei prezzi dell’energia e dell’inflazione, le previsioni sono di un rallentamento un po’ in tutti i Paesi. Noi siamo impegnati a proteggere e sostenere il potere d’acquisto degli italiani”, ha detto Draghi. “Oggi si è parlato di energia, di cosa fare per i prezzi così alti. L’Italia, per gli stoccaggi, sta andando molto bene e la dipendenza dal gas russo, che era il 40% l’anno scorso, oggi sta al 25%: le misure che abbiamo messo in campo iniziano a dare risultati”. Bisogna “agire subito sui prezzi dell’energia perché sta succedendo che da un’inflazione che dipendeva sostanzialmente dall’energia ora dipende anche da altre cose. Questi aumenti si spargono e diventano aumenti di altre merci”, ha aggiunto Draghi. “C’è molta consapevolezza -ha aggiunto il presidente del Consiglio- rispetto alla serietà della situazione” sull’energia. “Si è parlato molto di coordinamento e sulla solidarietà, che certo ci deve essere e ci deve essere anche una risposta a controllare il prezzo del gas. L’obiezione che si fa al price cap è la paura che in risposta la Russia tagli le forniture, ma ormai in Germania stiamo al 50% del flussi. Putin incassa le stesse cifre e l’Ue ha difficoltà immense”.”Le misure che si stanno pensando” in Italia “assicurano che non vi sia emergenza durante l’inverno”, ha detto il premier Mario Draghi secondo cui “il quadro, grazie alla ricerca di altri fornitori, vede l’Italia in buona posizione. E’ mia intenzione convocare un incontro con le parti sociali al più presto, 10, 15 giorni al massimo”, ha detto ancora il premier spiegando che il sostegno al potere d’acquisto degli italiani “è essenziale per tanti aspetti, uno dei quali è la pace sociale”.