REGGIO CALABRIA. “Quello del consigliere comunale di Reggio Calabria, Filippo Burrone, non può rimanere un caso locale ma deve essere stigmatizzato da tutta la maggioranza di centrosinistra anche a livello nazionale. Burrone attraverso i social network ha fatto delle dichiarazioni vergognose e agghiaccianti, da “viva le foibe e Tito” a “viva i gulag e Stalin”, fino a definire i nostri Marò “assassini””. Lo afferma, in una nota, il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri. Burrone è stato eletto in Consiglio con la lista di centrosinistra “Reset per Falcomatà Sindaco”. “In rete – prosegue Gasparri – girano gli screenshot del suo pensiero che rappresentano un’offesa per tutti i cittadini reggini e ledono l’immagine dell’istituzione che dovrebbe rappresentare. Ma è ancor più deplorevole che nessuno abbia finora preso le distanze da queste frasi ignobili. Addirittura oggi il sindaco Falcomatà in conferenza stampa ha difeso Burrone avallandone quindi il pensiero. I reggini, le persone perbene che pure nel centrosinistra fanno politica non possono che essere disgustati da tali episodi. Le dimissioni di Burrone e le pubbliche scuse di Falcomatà sono indispensabili per lavare un’onta che umilia e investe tutta la maggioranza di centrosinistra, a Reggio e non solo”.