Massimo Misiti, medico e senatore, è il nuovo referente del Movimento Cinquestelle in Calabria. L’incarico gli è stato conferito dal leader dei grillini Giuseppe Conte, all’indomani delle elezioni comunali e alla vigilia dei ballottaggi che si terranno in alcuni grossi centri della regione, primo fra tutti il capoluogo, Catanzaro. “È un momento che mi inorgoglisce – spiega all’AGI – però mi dà un carico maggiore di responsabilità nei confronti sia del movimento che mi ha accolto quasi 5 anni fa, sia dei cittadini calabresi che si aspettano un percorso di partecipazione alla politica. Penso che sia necessario coinvolgere i territori ripartendo da quelle che erano le critiche che noi facevamo ai partiti quando denunciavamo che non avevano un rapporto con gli elettori. Noi – aggiunge – dobbiamo ripartire da questo. Fare politica significa anche avere un confronto, avere delle sensibilità e partecipare alle problematiche delle città, dei territori e dei paesi. Non solo la partecipazione alle criticità, quindi, ma anche tentare di risolvere i problemi”.
In vista dei ballottaggi la situazione dei Cinquestelle, alla luce dei risultati emersi dalle urne, soprattutto a Catanzaro, in Calabria non appare esaltante. Misiti ne è consapevole. Il Movimento, nella città capoluogo di regione, sostiene, insieme con il Pd, Nicola Fiorita che sfida il civico Valerio Donato, sostenuto dal centro-destra.
“Ovviamente – risponde a questo proposito – ci auguriamo che Nicola Fiorita vinca e che la sua partecipazione alla vita della città sia la partecipazione di chi crede nel cambiamento legato alle necessità di una città che non può essere solo identificata come Germaneto (il quartiere dove sorgono i grandi insediamenti direzionali fra cui la sede della Regione, ndr) o come l’ospedale Pugliese-Ciaccio. Catanzaro – sostiene Misiti – è una città che ha anche un porto che ha una vita, è una città che pulsa e che necessita di dimostrare di essere il riferimento regionale non soltanto dal punto di vista amministrativo, ma anche come zona di attenzione nei confronti dei cittadini attraverso la soluzione dei problemi. Catanzaro non deve essere identificata solo come sede del governo regionale, ma deve essere una città integrata e integrante della regione intesa come comunità”.