Cinque persone ritenute vicine alla cosca di ndrangheta ‘Facchineri’ di Cittanova, centro agricolo della piana di Gioia Tauro, sono state arrestate dai carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria. Nei loro confronti il gip Salvatore Abbagnale aveva firmato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per estorsione e associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di beni, ricettazione e spaccio di stupefacenti. Gli arrestati sono Domenico e Salvatore Facchineri, Raffaele Cammarere, Salvino Guerrisi e Giuseppe Ligato. Le indagini, coordinate dal procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri, e affidate ai carabinieri della compagnia di Taurianova, sono partite dalla denuncia di Adriano Raso, un imprenditore molto noto della Piana di Gioia Tauro nel settore della ristorazione, deceduto da poco tempo. Gli investigatori hanno accertato che la cosca Facchineri imponeva la fornitura di prodotti alimentari e bevande da una società intestata alla moglie di uno degli arrestati, Salvatore Facchineri. Gli arrestati, inoltre, avevano imposto al Raso l’assunzione di personale, e il pagamento della tangente. Nello stesso periodo, sotto l’imperversare del Covid, gli arrestati avevano esteso il loro dominio anche su altri operatori economici di Cittanova, imponendo anche a loro l’acquisto forzato di bevande alcoliche che altrimenti, a causa delle restrizioni, sarebbero rimaste invendute nei depositi, “come costose bottiglie di champagne del valore di 200 euro ciascuna”. I carabinieri del comando provinciale, inoltre, hanno eseguito il sequestro preventivo della società di distribuzione dei prodotti alimentari e bevande imposti agli imprenditori vessati, per un valore stimato di circa duecentomila euro. Gli arrestati sono difesi dall’avvocato Giuseppe Milicia, del Foro di Palmi.