“Decine di sbarchi di migranti sono avvenuti negli ultimi tempi sulle coste della Calabria e hanno, ancora una volta, messo in crisi le poche strutture di accoglienza che si reggono in piedi, nella maggior parte dei casi, con il lavoro e l’assistenza dei volontari. Da oltre un decennio questa regione è diventata uno dei punti di approdo dei migranti provenienti dai paesi del mediterraneo, ma nessun piano ordinario o straordinario è stato mai assunto, con adeguatezza e competenza, dalle Autorità preposte, come il Ministero degli Interni e la Prefettura”. Lo afferma, in una nota, il commissario regionale della Lega Giacomo Francesco Saccomanno. “Una totale assenza di programmazione – prosegue Saccomanno – che lascia esterrefatti e che dimostra di come ci sia tanta improvvisazione e poca competenza. È arrivata la bella stagione e, quindi, vi saranno, sicuramente, ulteriori e costanti sbarchi sulle coste della Calabria. Nessuno ha indicato quale sia la strada da seguire e quale siano gli strumenti che verranno o possono utilizzarsi. Si è lasciato e, molto probabilmente, si continuerà a lasciare tutto sulle spalle dei sindaci e dei volontari, che, però, non sono nelle condizioni di poter sostenere una invasione del genere. Ne è possibile assistere inermi alle sofferenze di queste persone o alla loro morte improvvisa per mancanza di adeguato ed immediato sostegno sanitario. Senza aggiungere che in mancanza di interventi diretti e al momento dello sbarco si potrebbe, anche, assistere a ingerenze sanitarie che potrebbero aggravare la già critica condizione calabrese”. “Forse è venuto il momento – sottolinea il commissario regionale della Lega – di far sentire la vice dei territori e chiedere, senza se e senza ma, degli interventi seri, immediati, programmati e con una logica di vera integrazione. Aprire un tavolo tecnico territoriale che possa pianificare quello che accadrà fra qualche giorno e che, allo stato, appare del tutto incontrollabile. Così come è venuto il momento di chiedere a gran voce le dimissioni dell’attuale Ministro degli Interni che non è riuscito né a costruire un percorso sostenibile e né a limitare gli sbarchi. Un’inefficienza che sta causando danni irreparabili, specialmente, per chi scappa via da guerre ed orrori, che non è più tollerabile. Le forze politiche nazionali che hanno a cuore la vita di queste persone e che comprendono di come sia difficile una convivenza incontrollata e senza il rispetto dei diritti umani fondamentali devono intervenire e chiedere con vigore le dimissioni della Lamorgese o, comunque, la sua immediata sostituzione. Ne va della credibilità dello Stato e della vita di tanti esseri umani che sono lasciati nella più deficitaria e precaria delle situazioni”.