La Mediterranea esprime fiducia nella magistratura
Il direttore generale dell’Università ‘Mediterranea’ di Reggio Calabria, Giuseppe Zimbalatti, in una nota, afferma che “con riferimento alle notizie apparse nelle ultime ore sulla stampa, l’intera comunità accademica ripone piena fiducia nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine che stanno conducendo le attività di indagine, alle quali sta fornendo e fornirà la massima collaborazione possibile. Le attività didattiche e scientifiche, ovviamente, proseguono regolarmente”. Nell’operazione “Magnifica”, eseguita dalla Guardia di Finanza e coordinata dal procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri, 52 persone sono iscritte nel registro degli indagati, tra cui il rettore Santo Marcello Zimbone, interdetto dalle sue funzioni per 10 mesi, e il suo predecessore, il pro-rettore vicario Pasquale Catanoso, sospeso per 12 mesi, più sottoposto a sequestro di 4mila euro. L’inchiesta colpisce non solo il vertice dell’ateneo, ma investe quasi tutti i dipartimenti e i loro direttori: Economia, Giurisprudenza e Architettura, accusati di avere condizionato gli esami e deciso a chi assegnare i posti di professore, ricercatore, assegni di ricerca e dottorandi.