Una serata folle, in campo e fuori. E’ successo di tutto allo Zaccheria di Foggia nel posticipo della terzultima giornata Foggia-Catanzaro. Otto reti, due espulsioni, ma soprattutto 3 invasioni di campo da parte dei tifosi locali, lancio di fumogeni e oggetti in campo. Sul prato verde ritmo alto ed emozioni sin da subito. I rossoneri di Zeman, ancora senza il bomber Ferrante, in vantaggio al 5′ con un’azione di ripartenza coronata dall’estroso Curcio. Il Catanzaro reagisce subito e pareggia con l’ex Iemmello, fischiatissimo dai suoi vecchi tifosi. La squadra di Vivarini prende totalmente in mano le operazioni e inizia a gestire il gioco, realizzando la rete del sorpasso con l’agilissimo Biasci che va a nozze in una difesa di burro come quella foggiana. Al 27′ l’espulsione di Sciacca per fallo ancora sull’indiavolato Biasci è la mazzata decisiva per il gruppo di Zeman che resta in 10. Il Foggia è in bambola e totalmente in balia delle aquile calabresi che affondano appena vogliono e calano il tris con Vandeputte. Prima dell’intervallo il Catanzaro arrotonda ulteriormente e chiude la pratica: poker firmato ancora Iemmello, doppietta personale. Nella ripresa l’undici di Vivarini continua a dilagare, ancora lo scatenato Biasci realizza il quinto gol. Il direttore di gara decreta un rigore per atterramento di Iemmello a opera del portiere Dalmasso e questo episodio scatena il caos, in un ambiente già infuocato a causa dei 6 punti tolti al Foggia in seguito all’esclusione del Catania dal campionato (al Catanzaro sono stati sottratti 4 punti). La gara resta ferma per oltre 10 minuti e i tifosi della Curva Nord foggiana inveiscono sull’ex Iemmello incaricato della battuta del rigore. Inoltre due teppisti invadono il campo avvicinandosi minacciosamente con frasi irriguardose proprio verso l’attaccante calabrese con il quale il rapporto si è evidentemente chiuso non certo con serenità. Il primo invasore arriva fino a sfiorare l’attaccante senza che nessuno riesca incredibilmente a neutralizzarlo. Il secondo fa un giro di campo in tutta tranquillità, riscavalca la balaustra e torna nel proprio settore e ovviamente la fa franca senza che nessuno intervenga. Contestualmente lancio di bottigliette e fumogeni in campo che costeranno una multa salatissima e forse anche la squalifica del campo alla società pugliese. Il tutto mentre solo gli steward tentano di frapporsi tra i calciatori in campo e gli ultras indiavolati. Finalmente, dopo circa 12 minuti, si batte il calcio di rigore, se ne incarica Sounas e non Iemmello che, forse scosso e provato per gli episodi avvenuti, viene richiamato in panchina da Vivarini. Dal dischetto Sounas sbaglia, ma Gatti realizza sulla respinta di Dalmasso. Intanto i disordini e le intemperanze degli ultras foggiani sugli spalti proseguono e si registra un’altra invasione di campo, questa volta dalla Curva Sud che tiene a dimostrare di non essere da meno della Nord….E così un giovanissimo invasore solitario ha tutto il tempo di arrivare quasi fino alla panchina del Catanzaro a cercare ancora Iemmello senza che nessuno delle forze dell’ordine, stranamente assenti, intervenga. Solo qualche steward prova timidamente ad acciuffarlo, senza ovviamente riuscirvi cosicchè il giovane torna nel proprio settore indisturbato dopo una corsetta affannata. Cose veramente assurde ed ennesima sconfitta totale del calcio meridionale e italiano, con le curve che tengono ancora in ostaggio il mondo del pallone. C’è il tempo per vedere anche la rete del 2 a 6 firmata da Garofalo per i rossoneri. Il maxi recupero di oltre 10 minuti chiude una serata folle e caotica che comunque riconsegna al Catanzaro la possibilità di dipendere solo da sè. Se la squadra di Vivarini vince entrambe le ultime gare, sarà irraggiungibile dalle rivali e sarà matematicamente seconda.