CATANZARO. “Siamo rimasti nauseati per quello che abbiamo intercettato. Non c’è stato un telefono, tra quelli sotto controllo, in cui non si parlava di alterare o truccare partite. Se ne parlava in continuazione, in alcuni casi anche solo per millantare”. Lo ha detto il capo della Squadra Mobile di Catanzaro, Rodolfo Ruperti, commentando le continue evoluzioni dell’inchiesta “Dirty Soccer” sul calcioscommesse con i 17 provvedimenti di custodia cautelare emessi dal gip di Catanzaro. “I risultati di questa squadra Mobile – ha detto poi Ruperti – sono stati incredibili, grazie al lavoro portato avanti da tutto il personale. Il gip ha riconosciuto la propria competenza e le due associazioni a delinquere che avevamo individuato. L’attività – ha aggiunto – non è ancora chiusa e stiamo depositando al magistrato nuove informative di reato. Il presidente della Repubblica ha sottolineato che l’indagine deve essere rapida, e noi lo stiamo facendo anche rispetto al fatto che la Lega calcio dovrà stilare i calendari per i prossimi campionati”.