Otto nuovi ingressi in terapia intensiva, dove in totale si contano 25 ricoveri e 14 decessi registrati tra domenica e lunedì. Non si attenua la morsa del Covid 19 in Calabria. Sono 1.766 (con 8.188 tamponi), a fronte dei 1.897 di domenica (10.085 test), i contagi riscontrati e segnalati dal Bollettino regionale che rileva anche un tasso di positività del 21,57% (domenica era al 18,81). Aumentano gli ingressi anche nei reparti ordinari 8 domenica e uno ieri che portano il dato complessivo delle occupazioni dei posti letto a 376. L’ultima ondata epidemica sembra andare, in Italia, verso un graduale esaurimento: i casi di Covid-19 nel Paese tendono a diminuire, anche se i ricoveri ospedalieri -pur non raggiungendo la soglia di allerta a livello nazionale- crescono in 10 Regioni. La situazione appare tuttavia stabilizzarsi, con i nuovi casi giornalieri che hanno raggiunto il plateau. Indicazione, affermano gli esperti, che ci si avvia verso una discesa della curva. Tuttavia, nelle ultime 24 ore il tasso di positività cresce in 10 regioni e in 6 supera il 20%: si tratta di Calabria (34%), Umbria (32%), Basilicata (29%), Sicilia (25%), Marche (22%) e Puglia (21%). L’occupazione delle terapie intensive a livello nazionale, invece, è ora stabile al 5% a fronte del 40% raggiunto esattamente un anno fa, ed è sotto la soglia di allerta del 10% in tutte le regioni. Resta, per tutti, l’invito alla prudenza. Lo indica chiaramente il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, ieri a Catanzaro, secondo il quale “di fatto la pandemia non è mai finita e quindi non deve mai venire meno l’attenzione alla responsabilità dei comportamenti individuali”. Questo anche perchè, avverte Locatelli, “non pensiamo che la variante Omicron sia un banale raffreddore”.