“Prevedere l’elezione del Presidente della Repubblica a suffragio universale diretto vuol dire rafforzare la sovranità popolare ed il legame immediato tra istituzione, corpo elettorale e persona”.
A dirlo è stato Felice Maurizio D’Ettore, deputato di Coraggio Italia e coordinatore regionale del partito in Calabria, nel corso della discussione generale alla Camera dei deputati della proposta di legge di riforma della Costituzione per l’elezione diretta del presidente della Repubblica, a prima firma della ledaer di FdI, Giorgia Meloni.
“Tutti – spiega – siamo consapevoli del fatto che la macchina del sistema politico italiano è inceppata. Non lo diciamo solo noi, ma viene scritto e detto anche da molti storici ed esperti del diritto costituzionale interno e del diritto europeo. E’ dunque utile modificare la forma di governo anche con l’elezione diretta del Capo dello Stato per garantire un migliore funzionamento del sistema? La risposta è sì. Ma siamo d’accordo – spiega il parlamentare – anche nel registrare che in questo momento si palesa nei fatti un ampliamento degli interventi del Capo dello Stato, che porta alcuni a definire le funzioni svolte come esito di un “presidenzialismo” determinato dalla debolezza del quadro politico generale?”
Secondo D’Ettore “è il momento di guardare la realtà della vita costituzionale del sistema politico italiano che deve trovare, nelle aule parlamentari, pieno recepimento”.