CATANZARO. Un protocollo d’intesa finalizzato ad estendere la circolarità delle informazioni relative alla sospensione dei termini delle procedure esecutive dei pagamenti in favore delle vittime di richieste estorsive e di usura è stato sottoscritto oggi nella sede della Prefettura di Catanzaro. All’iniziativa, unica per il suo genere a livello nazionale, hanno aderito i cinque prefetti calabresi, l’Associazione bancaria italiana e le Procure distrettuali di Catanzaro e Reggio Calabria. Ad illustrare i contenuti è stato il prefetto di Catanzaro, Luisa Latella, secondo la quale “l’accordo mira a tutelare maggiormente le vittime del racket che spesso dopo la denuncia vedevano aggredito il proprio patrimonio da enti che non erano a conoscenza della situazione. Blocca le procedure esecutive per 300 giorni dal decreto della Procura dove è stata sporta denuncia”. Per il prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino, grazie a questo accordo si potrà “fare leva sui soggetti che non denunciano, spingerli a trovare il coraggio di farlo, perché solo così si combatte il fenomeno”. L’aiuto alle vittime di racket è stato accolto favorevolmente anche dal procuratore capo di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo, secondo il quale “serve a rendere efficace e immediato il provvedimento preso, con l’Abi che si impegna perché l’interscambio di informazioni sia immediato e diretto”. Ad anticipare le tappe di questo progetto era stata la Procura di Reggio Calabria, come ha evidenziato il procuratore capo Federico Cafiero De Raho: “Dopo la denuncia di una vittima Equitalia e le Entrate aggredirono immediatamente il suo patrimonio e solo dopo, scoprendo la denuncia, decisero di rivolgersi a noi perché non ne sapevano nulla. Da lì è nata l’esigenza di informare tutti gli enti interessati, perché ci siamo resi conto che mancava la comunicazione”. Il presidente dell’Abi Calabria, Giuseppe Minervino, ha affermato: “L’Abi, per quanto potrà, metterà a disposizione massima disponibilità come anello di congiunzione con le numerose banche del territorio”.