Due persone si sono costituite ai carabinieri autoaccusandosi di essere stati loro ad uccidere, lunedì sera a Lamezia Terme, Luigi Trovato ed a ferire il fratello Luciano e una persona che era insieme a loro, Pasquale D’Angela. Secondo quanto é emerso dalle indagini, i due responsabili avrebbero reagito ad un’aggressione ai loro danni da parte delle vittime. I due hanno deciso di costituirsi perché braccati dai carabinieri, che li avevano identificati come i responsabili dell’omicidio e del duplice ferimento. I due responsabili si sono costituiti ai carabinieri di Lamezia Terme. Le indagini svolte dai carabinieri, con la collaborazione della Polizia di Stato e sotto le direttive della Dda di Catanzaro, hanno consentito di appurare dinamica e movente dell’omicidio di Luigi Trovato e del duplice ferimento, escludendo che si sia trattato di un agguato, come si era ipotizzato in un primo tempo. L’aggressione da parte dei fratelli Trovato sarebbe da collegare a contrasti tra le vittime ed i loro rivali, motivati, presumibilmente, da questioni d’interesse. I presunti responsabili della sparatoria, pressati dagli inquirenti che erano ormai sulle loro tracce dopo aver visionato le riprese di numerose telecamere di videosorveglianza e ascoltato i testimoni, si sono presentati nella caserma dei Carabinieri di via Marconi dove sono stati interrogati dal magistrato di turno presso la locale Procura della Repubblica, alla presenza dei difensori di fiducia. I rei confessi, al termine delle formalità di rito, sono stati tratti in arresto e trasferiti nella casa circondariale di Catanzaro su disposizione del magistrato.