Quattro candidati sindaco – tre dei quali avvocati – già in campo, e tutti e quattro di ispirazione civica, mentre finalmente anche i partiti iniziano a muoversi. Si infiammano le trattative per le elezioni comunali di Catanzaro in programma nei prossimi mesi. Negli ultimi giorni il quadro politico catanzarese ha registrato una decisa accelerazione, con l’ufficializzazione di un’ulteriore candidatura a sindaco – quella del presidente dell’Ordine degli avvocati, Antonello Talerico, già candidato alle ultime Regionali con Forza Italia – e la convocazione della prima interpartitica del centrodestra, chiamata a confermarsi alla guida del Comune capoluogo della Calabria dopo la scadenza del quarto mandato dell’attuale primo cittadino, Sergio Abramo, non più ricandidabile.
In linea generale la situazione comunque è ancora molto indecifrabile, sia nel campo del centrodestra sia nel campo del centrosinistra. In quest’ultimo schieramento sono già in lizza tre candidati sindaco, i docenti universitari Nicola Fiorita, leader di “Cambiavento”, e Valerio Donato (avvocato, iscritto al Pd) e l’avvocato Aldo Casalinuovo, di estrazione socialista. Fiorita, Donato e Casalinuovo hanno già da tempo lanciato le loro candidature rivestendole di una proposta politica civica, e attendono le mosse dei partiti del centrosinistra, in particolare del Pd. Nelle scorse settimane la coalizione a trazione Pd-M5S – ribattezzata in città “Nuovo Centrosinistra” – ha espresso un orientamento di massima in favore di Fiorita, ma al momento nessun partito si è espresso ufficialmente. Molta incertezze regna soprattutto nel Pd, perché la partita di Catanzaro si è intrecciata con quella, particolarmente accesa, del congresso provinciale democrat: ieri il neo segretario regionale del Pd Nicola Irto ha incontrato i referenti territoriali del partito ma – secondo quanto riferiscono fonti democrat – si è deciso di “congelare” ogni decisione in attesa di un quadro interno più chiaro e meno teso. Nella prossima settimana – sempre secondo le stesse fonti – è atteso in città uno dei leader del Nazareno, Francesco Boccia, che insieme a Irto condurrà le trattative per le elezioni comunali di Catanzaro: la mediazione di Boccia potrebbe agevolare la discussione interna al Pd e al centrosinistra.
Una delle tante incognite sul percorso del centrosinistra tuttavia riguarda la tenuta dell’alleanza Pd-M5S, alla luce delle tensioni emerse con le Presidenziali. Nel centrosinistra inoltre si studiano e si attendono anche le mosse del Polo civico di De Magistris, l’ex pm di Catanzaro, che ha annunciato la presentazione di liste autonome ma non si è ancora pronunciato su eventuali alleanze. Da sole, invece, andranno le forze della sinistra radicale come Rifondazione comunista e Potere al Popolo. Anche nel campo del centrodestra c’è molta fibrillazione.
Le dinamiche nazionali, con la spaccatura della coalizione maturata dopo il voto per il Colle, al momento non hanno prodotto effetti sul territorio, e infatti sabato si terrà il primo vertice della coalizione che riunirà attorno al tavolo Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Coraggio Italia, Udc e movimenti civici di area, oltre al sindaco uscente Abramo. Il tavolo regionale prevedibilmente non sarà decisorio, anche perché le decisioni finali saranno demandate ai leader nazionali, ma servirà a delineare un primo range di papabili candidati sindaco, tra i quali spiccano i nomi dell’ex presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale e già vicesindaco Baldo Esposito, dato in pole position, e l’attuale presidente del Consiglio comunale, Marco Polimeni.
La quadratura del cerchio nel centrodestra comunque non sarà facile: in linea ufficiosa, a rivendicare il diritto di prima scelta del candidato sindaco è Fratelli d’Italia, ma anche la Lega scalpita, mentre Forza Italia è alla finestra, registrando qualche tensione interna di troppo, ma vorrà sicuramente dire la sua. E non mancano le spine per la coalizione: sia pure di impronta civica la candidatura di Talerico – secondo gli analisti politici del capoluogo – potrebbe pescare soprattutto nell’area di centrodestra, nella quale non mancano i delusi. Su tutte queste dinamiche, inoltre, aleggia l’ipotesi della possibile nascita di un polo di centro, che verrebbe alimentato dalle spaccature delle principali coalizioni e si salderebbe su uno degli attuali candidati sindaco: ipotesi ritenuta assolutamente possibile da chi conosce bene la realtà e la storia politica di Catanzaro.