Nove vittime e 2.009 nuovi contagi con un lieve calo dei ricoverati in area medica: è questo, in sintesi, il bollettino delle ultime 24 ore relativo al Covid in Calabria. I decessi, da inizio pandemia, sono 1.752. I casi accertati sono inferiori a quelli di martedì (2.834) con un migliaio di tamponi fatti in meno. Il tasso di positività scende dal 22,84% al 18,18%. Nel saldo tra ingressi ed uscite, i pazienti ricoverati in area medica sono 439 (-7) mentre quelli in terapia intensiva 34 (+1. La percentuale di posti occupati da pazienti Covid nei reparti di area non critica sale intanto al 30% in Italia, e in 24 ore cresce in 8 regioni: Calabria (al 43%), Friuli (34%), Lazio (29%), Marche (29%), PA Bolzano (20%), PA Trento (29%), Puglia (23%), Valle d’Aosta (con +5% torna al 57%). Cala in Molise (al 13%) e Umbria (31%). Stabile in Abruzzo (30%), Basilicata (25%), Campania (29%), Emilia Romagna (27%), Liguria (40%), Lombardia (35%), Piemonte (30%), Sardegna (15%), Sicilia (36%), Toscana (26%) e Veneto (26%). Questi i dati Agenas del 18 gennaio. Superano il 30%: Calabria, Friuli, Liguria, Lombardia, Sicilia, Valle d’Aosta, Umbria. La percentuale di terapie intensive occupate da pazienti Covid è stabile al 18% in Italia e, in 24 ore, cala in 6 regioni: Calabria (17%), Campania (12%), Marche (23%), Sardegna (13%), Toscana (23%) e Umbria (13%). E’ stabile in Basilicata (3%), Emilia Romagna (17%), Friuli Venezia Giulia (24%), Lazio (22%), Liguria (19%), Lombardia (15%), Molise (3%), Puglia (13%), PA Trento (23%), Sicilia (20%), Val d’Aosta (24%), Veneto (18%). Cresce solo in Abruzzo (al 20%), PA Bolzano (18%) e Piemonte (24%). Sette sono oltre la soglia del 20% (Friuli, Lazio, Marche, Trento, Toscana, Piemonte, Val d’Aosta). Procede comunque, in Calabria, a ritmo sostenuto, la corsa al vaccino. La nostra è la regione con la migliore percentuale di vaccinati nelle ultime settimane.