SCALEA(CS)/ E’ stato presentato a Scalea, durante il convegno “Transition2Green: il contributo dell’agro-fotovoltaico”, un nuovo modello di agro-fotovoltaico a consumo di terreno nullo e in linea con le migliori esperienze internazionali.
L’urgente percorso di decarbonizzazione rende oggi necessario un cambio di passo per raggiungere gli obiettivi europei
del Green Deal e quelli nazionali del PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) che prevedono di
raggiungere l’installazione di oltre 50 GW di solare entro il 2030. Il fotovoltaico rappresenta attualmente la fonte
rinnovabile più flessibile, concreta ed efficiente in Italia. Per raggiungere gli obiettivi è necessario accelerare il ritmo di
crescita del fotovoltaico valorizzando gli impianti esistenti, sostenendo le nuove installazioni, semplificando le
procedure autorizzative e sviluppando nuovi sistemi che possano creare sinergie con il territorio, come l’agrofotovoltaico.
Proprio sull’agro-fotovoltaico si è focalizzato il convegno annuale di EF Solare. Nel corso del convegno, che ha avuto luogo a Scalea dove EF Solare ha sviluppato i primi progetti di agro-fotovoltaico, si è discusso delle opportunità d’investimento e dei benefici generati da questi sistemi, non solo per il settore energetico ma anche per l’agricoltura e le comunità locali. In particolare, l’evento ha visto la partecipazione di Federico Mandolini,responsabile Unità Ammissione Incentivi Impianti FER del GSE, Alessandro Marangoni, CEO di Althesys, Alessandra Scognamiglio, Coordinatrice task force ENEA Agrivoltaico Sostenibile, Andrea Colantoni, professore associato presso il Dipartimento di scienze agrarie e forestali dell’Università degli studi della Tuscia, Romano Ambrogi, coordinatore del Consiglio scientifico del RSE, il sindaco di Scalea, Giacomo Perrotta, il sindaco di Orsomarso, Alberto Bottone, il senatore Gianni Girotto, presidente Commissione Industria del Senato, il senatore Paolo Arrigoni, membro della Commissione Territorio e Ambiente del Senato, l’Onorevole Luca Sut, membro della Commissione Attività Produttive della Camera e l’onorevole Raffaele Nevi, membro della Commissione Agricoltura della Camera.
Partendo dallo studio delle peculiarità del territorio e dalla definizione di un piano di miglioramento fondiario, EF
Solare ha realizzato a Scalea un prototipo dimostrativo di strutture ad inseguimento solare che sono infisse al suolo
senza l’utilizzo di fondazioni in cemento, aspetto che garantisce la completa reversibilità dell’installazione. L’impianto,
idoneo per tutte le tipologie di pannelli solari, è elevato da terra a circa 3 metri di altezza e ha file adeguatamente
distanziate per consentire l’attività agricola e fotovoltaica, garantendo il giusto apporto di luce diretta e luce diffusa.
Le strutture sono integrate con gli impianti di nebulizzazione e fertirrigazione programmabili e gestibili da remoto in
base alle informazioni sui parametri agronomici e sull’attività fenologica delle colture, fornite dai sistemi di
monitoraggio presenti in campo. Questa nuova configurazione sviluppata da EF Solare consente dunque una
coltivazione pressoché totale delle aree coinvolte garantendo la presenza simultanea e continuativa di attività agricole
e di gestione dell’impianto fotovoltaico.
L’agro-fotovoltaico rappresenta oggi una soluzione concreta per realizzare gli obiettivi di transizione energetica
garantendo comuni vantaggi all’agricoltura e alla produzione energetica. Grazie agli impianti agro-fotovoltaici è infatti
possibile contrastare l’abbandono dei terreni stimolando investimenti a vantaggio della competitività dell’azienda
agricola, contribuire ad un importante risparmio idrico rispetto le coltivazioni a pieno campo condotte in maniera
tradizionale e proteggere le coltivazioni da eventi atmosferici estremi dovuti al cambiamento climatico, garantendo
una resa dei raccolti di alta qualità. Insieme a questo l’agro-fotovoltaico contribuisce ad aumentare l’efficienza dei
moduli, grazie al microclima più fresco che si genera al di sotto dei pannelli, creando inoltre nuove opportunità di
lavoro nelle comunità e nei territori nei quali si inserisce, assicurando una continuità lavorativa maggiore rispetto al
pieno campo.
“Il nostro obiettivo è produrre energia pulita valorizzando il suolo agricolo, per farlo è fondamentale creare un
dialogo costruttivo con le comunità locali e le istituzioni lavorando insieme nel rispetto del territorio per poter
salvaguardare l’ambiente e la biodiversità. In Calabria, grazie a questa sinergia, abbiamo creato nuovi posti di lavoro,
produciamo energia pulita e contribuiamo al mantenimento di una tradizione millenaria legata alla coltivazione del
cedro, innovandola e rendendola sostenibile. Siamo dunque orgogliosi di poter annunciare oggi, alla presenza di
importanti rappresentanti di tutti i settori e realtà coinvolte nel progetto, un nuovo modello di agro-fotovoltaico che,
se sviluppato in questo modo, fa bene due volte: all’ambiente e al territorio” ha spiegato Andrea Ghiselli,
CEO di EF Solare, a conclusione del convegno.