Claudio Aloisio, presidente della Confesecenti di Reggio Calabria, interviene sulla mancata ricapitalizzazione della Sacal, la società di gestione degli aeroporti calabresi, da parte degli enti pubblici. La vicenda, spiega, “si arricchisce di nuovi capitoli trasformandosi da brutta telenovela, qual è fino ad oggi stata, in una tragicomica farsa a cui i calabresi ma, sopratutto i reggini, sono costretti ad assistere da ormai troppo tempo, pagando sulla loro pelle inefficienze intollerabili e scelte discutibili”.
Aloisio ripercorre le tappe della vicenda: “Il 2 luglio – afferma – la Sacal indice un’assemblea straordinaria in cui si delibera un aumento di capitale per far fronte alle perdite della Società fino a quel momento a maggioranza pubblica. I soci pubblici: Comune di Lamezia Terme, Regione Calabria, Provincia di Catanzaro, Camera di Commercio di Catanzaro, Comune di Catanzaro, Confindustria Catanzaro, Provincia di Cosenza, Camera di Commercio di Cosenza, Confindustria Cosenza, Camera di Commercio di Vibo Valentia e CORAP, come si evince dal comunicato della Sacal rilasciato a seguito delle circostanziate dichiarazioni del Presidente della Regione Occhiuto che hanno fatto scoppiare questo ennesimo vergognoso bubbone, non sottoscrivono tutte le quote di rispettiva competenza”.
Le quote non sottoscritte, prosegue, “vengono quindi acquisite dalla società privata Lamezia Sviluppo (il cui nome lascia già intravedere l’interesse principale di tale società nell’ambito della gestione degli scali calabresi) che così facendo arriva al 51,96% sovvertendo gli assetti societari Successivamente alla denuncia del Presidente Occhiuto che dichiara di voler vederci chiaro in questa “strana” vicenda si muove anche l’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, che invia una durissima nota ai soci pubblici della Sacal in cui parla di «grave violazione» degli accordi siglati e di una privatizzazione avviata surrettiziamente, in contrasto con le disposizioni che regolano la materia. Oltre a ciò – sottolinea – si appresta ad inviare un esposto in Procura e sembrerebbe intenzionato ad avviare il procedimento di revoca della concessione per l’aeroporto di Lamezia Terme. La giustificazione della Sacal a questa grottesca vicenda è che le determinazioni sono state prese dai soci pubblici e che tale operazione rispetta pienamente lo Statuto della società”.
Quella di Lamezia Sviluppo, invece, fa rilevare Aloisio, “è che l’operazione di ricapitalizzazione ha permesso di evitare il fallimento salvaguardando operatività e posti di lavoro. Peccato però che nessuno, durante le operazioni di sottoscrizione dell’aumento di capitale, ha tenuto in considerazione la volontà della Città Metropolitana di Reggio Calabria di entrare nella compagine societaria con una quota da due milioni di euro. Va da sé che ove la richiesta fosse stata accettata, gli equilibri tra parte pubblica e privata non sarebbero cambiati”.