CATANZARO. “Lo sciopero del 29 maggio non è lo sciopero della Filt-Cgil, ma di tutti i lavoratori”, dichiara la Filt Cgil trasporti del territorio. Una affermazione che non può che trovarci d’accordo. Per questo esprimiamo in nome dei lavoratori del Pubblico impiego Cgil di Catanzaro e provincia che rappresentiamo, il nostro pieno sostegno allo sciopero che è stato indetto per il prossimo venerdì 29 maggio”. È quanto si legge in una nota stampa. “I dipendenti pubblici del territorio, soprattutto i tanti pendolari, da tutta la regione, che lavorano nei tanti uffici presenti nella città capoluogo – sottolinea la Cgil – sono da sempre vittime di un sistema di trasporti assolutamente inefficiente, che fa acqua da tutte le parti, e che va a riguardare proprio la provincia che per la sua vocazione amministrativa e lo ribadiamo, per il suo ruolo di capoluogo di regione, ha un numero molto alto di dipendenti che viaggiano tutti i giorni per raggiungere il posto di lavoro. Lo stesso vale per le centinaia di studenti che ogni giorno devono raggiungere la città. Il settore ferroviario di Catanzaro delle Ferrovie della Calabria continua ad essere, per tutta risposta, sistematicamente depotenziato per precise scelte (politiche?) dei dirigenti aziendali. Le conseguenze si pagano in infrastrutture sempre più obsolete, lavoratori sempre più sfruttati, servizi sempre più carenti, e viaggiatori che diminuiscono, oltre che a cittadini e utenti sempre più scoraggiati. Non ultimi quelli che non possono, per motivi economici in primis, fare uso del mezzo privato per spostarsi. La Fp Cgil Catanzaro Lamezia – conclude la nota – dà quindi tutto il suo appoggio e sostegno allo sciopero di Filt Cgil di venerdì prossimo, per dire basta al continuo depauperamento del trasporto pubblico nel catanzarese che danneggia i lavoratori del settore, ma anche i pendolari, gli studenti e tutti coloro che vorrebbero usufruire di un trasporto pubblico dignitoso, su cui si possa contare, primo biglietto da visita e segnale di civiltà di un territorio e della sua comunità”.