Chi ha detto che, per fare le vacanze, si deve lasciare l’auto in garage evidentemente non ha mai conosciuto il piacere che dà la guida. Se poi guidare si coniuga ad un itinerario eccezionale , ebbene: l’appassionato non può fare vacanza migliore. Il riferimento, per nulla casuale, è il Grand Tour della Svizzera in un unico itinerario: 1600 km, in una sorta di “Route 66” , con strade che si inerpicano tra le montagne, tornanti che conducono a valle, panorami mozzafiato. Qualche numero: sul percorso 44 attrazioni, 22 laghi, 11 siti Unesco, 5 passi alpini oltre i 2 mila metri. Città e villaggi, cultura e natura: il tutto condito dalla perfetta manutenzione delle strade svizzere. Il Tour si sviluppa prevalentemente su strade secondarie, l’autostrada è prevista soli in alcuni inevitabili collegamenti. Sul sito si possono scaricare le mappe Geotrail e i dati GPX dell’itinerario e dei percorsi introduttivi per il proprio dispositivo mobile. Inoltre, con un video interattivo si ha la possibilità di vedere un’anteprima virtuale del Grand Tour visionandone i punti di interesse lungo il percorso, conoscendo le distanze e i tempi di percorrenza, gli hotel (selezionati in base alla disponibilità dei parcheggi). Entro la fine del 2016 sarà completata su tutto il percorso la segnaletica ad hoc di colore marrone, mentre è già disponibile una carta stradale del Grand Tour. I periodi migliori, quelli che evitano grandi nevicate e piogge insistenti, da aprile ad ottobre. Il percorso principale è lungo 1643 km. Automobile ma non solo, ovviamente: dalla vicina Puglia (aeroporti di Bari e Brindisi) sono stati appena attivati 3 voli a settimana (da Bari) e tre da Brindisi, andata e ritorno con Zurigo. In Svizzera si potrà fruire dello stesso itinerario con l’impeccabile rete integrata attraverso i modernissimi treni della Ferrovia Retica e quelli unici al mondo della Bernina Express che si inerpica tra i ghiacciai sino a 2959 metri sul livello del mare.
Nino Mantuano