Ci sarà ancora da attendere prima che possa nascere la nuova Giunta regionale guidata da Roberto Occhiuto. Varie ragioni impediscono di bruciare i tempi. La prima è di natura burocratica perché ancora i Tribunali circoscrizionali di Catanzaro, Cosenza e Reggio non hanno terminato il lavoro di verifica dei voti per cui la Corte d’Appello di Catanzaro non ha potuto procedere alla proclamazione degli eletti in Consiglio. La seconda è squisitamente politica: Occhiuto vuole attendere l’esito dei ballottaggi comunali. In ballo c’è Cosenza, la città di Roberto Occhiuto guidata finora dal fratello Mario; è evidente che il nuovo Governatore voglia aspettare l’esito per fotografare i nuovi equilibri politici cittadini. La terza ragione è riconducibile all’emergenza sanità. Occhiuto ha ribadito anche oggi, su un’emittente televisiva nazionale, che intende chiedere al Governo di superare la fase commissariale del comparto e di restituire le redini della sanità alla Regione o, in subordine, al suo nuovo presidente in qualità di Commissario. Dovesse ottenere quanto chiede, Occhiuto avrebbe bisogno in Giunta di un assessore alla sanità di particolare competenza e prestigio, da individuare ovviamente solo all’esito della discussione col Governo. La quarta e ultima ragione sta nella necessità di trovare i giusti equilibri politici tra i partiti della coalizione rispetto alle postazioni in Giunta e a quelle in Consiglio regionale. Equilibri sui quali incide ovviamente anche la vicepresidenza dell’Esecutivo che, sulla base degli accordi preelettorali, dovrebbe restare in capo a Spirlì. Salvo rimodulazioni e sorprese che, in politica, sono spesso dietro l’angolo. In definitiva, al momento si registra una fase di incertezza che ovviamente incide sulle mosse del neo governatore Roberto Occhiuto, che naturalmente sta valutando la situazione e studiando le possibili strade per trovare la quadra riservandosi comunque di approfondire il dossier Giunta nei prossimi giorni. Occhiuto, che continua ad apparire nei talk show televisivi nazionali, sembra non avere fretta. Dovrebbe avviare un giro di consultazioni con i leader nazionali dei partiti che lo sostengono (anzitutto Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e anche Coraggio Italia e Udc) ma -si fa intendere da ambienti del centrodestra- questo giro di consultazioni si potrà infittire solo dopo i ballottaggi, destinati a definire con maggiore nitidezza i rapporti di forza all’interno della coalizione. Al momento dunque ogni ragionamento sulla distribuzione delle caselle Giunta è necessariamente embrionale. È probabile comunque che l’esecutivo Occhiuto sarà un mix tra interni ed esterni, con possibili innesti espressione della società civile, e sarà rappresentativo dei vari partiti della maggioranza, in proporzione al peso elettorale riscontrato alle urne. Occhi puntati soprattutto sulla vicepresidenza della Giunta, che la Lega rivendica a sé, nella figura dell’attuale presidente facente funzioni Nino Spirlì, forte di un accordo preelettorale, e la presidenza del Consiglio regionale, che in linea teorica dovrebbe andare a Fratelli d’Italia: ma nel centrodestra nelle ultime ore si sta facendo strada l’ipotesi che Forza Italia, alla luce del boom del 3 e 4 ottobre, possa rivendicare anche questa postazione. In questo caso comunque FdI avrebbe due assessori. Sul piano strettamente politico, il centrodestra attende una conferma dal voto per il sindaco di Cosenza. La partita si chiuderà domenica con il ballottaggio che vedrà l’uomo del centrodestra, Francesco Caruso, confrontarsi con il candidato del centrosinistra, suo omonimo, Franz Caruso. Sono comunque allo stato ancora tutti scenari che solo nei prossimi giorni saranno svelati nella loro compiutezza.