“Da settimane accuse diffamatorie a mezzo stampa e non solo, sono indirizzate al M5S e al Presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Il Presidente Autelitano torna alla guida dell’Ente nel febbraio 2020 nominato dal Ministro Costa, dopo che lo stesso aveva presieduto il Parco per 5 anni nel periodo 2007-2012 e sono stati proprio i risultati conseguiti nella sua precedente gestione ad averlo riportato alla guida dell’Ente nel governo Conte 2″. Lo affermano, in un documento, i parlamentari calabresi del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Auddino, Giuseppe D’Ippolito, Anna Laura Orrico, Massimo Misiti, Riccardo Tucci.
“Le forze politiche e alcuni politicanti che in queste settimane hanno duramente attaccato il Presidente – si legge – se ne facciano una ragione: il presidente continuerà a lavorare nell’interesse del Parco come ha sempre fatto al fine anche di ristabilire un quadro di verità e per rendere giustizia a quei dipendenti rimasti che con grande spirito di sacrificio ed abnegazione si stanno prodigando, in prima linea, a difendere l’Ente in questo momento così difficile”.
“L’enorme danno che ha colpito il Parco dell’Aspromonte – continuano i parlamentari grillini calabresi – va imputato a quelle mani criminali che, guidate da chissà chi e da chissà quali interessi, hanno appiccato il fuoco quest’estate facendo danni enormi alla flora del parco. Il presidente Autelitano è persona competente e perbene ed ha operato e continua ad operare per il bene di un territorio che si è potuto fregiare anche del titolo di patrimonio Unesco. Questo si verifica – proseguono – mentre alcuni dipendenti hanno scelto liberamente di abbandonare l’Ente, transitando in mobilità volontaria alla città metropolitana, legittimamente alla ricerca di altre prospettive che il Parco a loro avviso, evidentemente, non poteva garantire.Nessun ha cacciato nessuno, prova ne è che quattro dipendenti avevano già ottenuto il nulla osta preventivo in forma incondizionata dalla gestione precedente. Ad altri quattro, successivamente, è stato concesso il nulla osta per esaudire la richiesta dei lavoratori che avevano espresso la volontà di essere trasferiti in altro ente; pertanto, nessuno è stato cacciato come si vuole fare credere in questo clima surreale di accuse insensate”.
Per i parlamentari del M5S “adesso anche le recenti accuse, gratuite e prive di fondamento, sostenute a mezzo stampa dall’Associazione Guide del Parco dell’Aspromonte non contribuiscono a rendere il clima più sereno, il che rende il terreno ancora più pesante.La buona amministrazione così come chi è abituato a svolgere il proprio lavoro con quello spirito di abnegazione doveroso per i dipendenti di un ente pubblico vanno tutelati.La misura è colma: gli attacchi al presidente del Parco dell’Aspromonte, Leo Autelitano, sono – si legge infine – un atto di sciacallaggio politico che non è più accettabile”.