Affrontare in modo sinergico, con una politica attiva d’intervento, le principali criticità del fenomeno dell’immigrazione nella piana di Gioia tauro: dalle problematiche connesse alla sistemazione alloggiativa ed all’ospitalità in genere dei migranti, al ripristino di condizioni di piena legalità in un mercato del lavoro connotato, con la presenza della ‘ndrangheta, dal caporalato e dallo sfruttamento lavorativo. E’ l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato stamani nella prefettura di Reggio Calabria. Erano presenti il Presidente facente funzioni della Regione Calabria, Antonino Spirlì, il capo dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, Prefetto Michele di Bari, il Prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, il Sindaco della Città Metropolitana, Giuseppe Falcomatà, i Sindaci dei Comuni interessati.
“Tra gli obiettivi operativi di rilievo – si legge in una nota della prefettura – fortemente voluto dal Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, si propone, in particolare, si evidenziano, oltre alla bonifica e alla riqualificazione dei siti interessati dagli attuali insediamenti abusivi, la realizzazione, in aree individuate dai Comuni, di uno o più centri residenziali – le Foresterie – debitamente attrezzati di tutti i servizi per l’accoglienza dei lavoratori stagionali regolari; un sistema di accoglienza diffusa per i lavoratori stabilmente presenti nel territorio; strutture di accoglienza, anche mobili, da mettere a disposizione dei datori di lavoro, previa stipula di apposite convenzioni e azioni di accompagnamento sociale globale all’abitare al fine di facilitare i rapporti di convivenza tra persone di diverse culture, sostenendo il processo di integrazione sociale degli immigrati”.
Allo scopo di monitorare lo stato di avanzamento dell’iniziativa ed esaminare eventuali criticità ed individuare opportune soluzioni, è prevista l’istituzione nella Prefettura di Reggio Calabria di una “cabina di regia”, aperta alla partecipazione delle forze dell’ordine, della Direzione Territoriale del Lavoro, degli enti previdenziali, dell’azienda sanitaria provinciale, delle parti sociali e del terzo settore.
Nel corso dell’incontro, al quale hanno partecipato anche i Prefetti delle altre province della Calabria ed il Sindaco di Roccella Jonica, Comune della provincia nel quale è avvenuta la maggior parte degli sbarchi, è stato affrontato il tema della gestione dei flussi migratori che interessano il territorio della Regione. Sul punto, il Capo Dipartimento delle libertà civili e l’immigrazione, Michele di Bari, ha assicurato “ogni forma di supporto da parte del Dipartimento, anche mediante l’utilizzazione delle navi quarantena, specialmente ai fini dell’isolamento fiduciario dei migranti risultati positivi al Covid-19”. È stata inoltre assicurata la realizzazione di una struttura per la gestione degli sbarchi che interessano il Comune di Roccella Jonica, ed è stato preso atto, si legge nella nota, “delle progettualità avviate dal Comune di Taurianova connesse a politiche di intervento – tra l’altro – per l’emergenza abitativa dei migranti, volte a favorire l’inclusione degli stessi nel tessuto socio-economico locale.L’incontro – si legge infine – ha rappresentato un importante momento di condivisione di obiettivi e di strategie d’intervento sui delicati temi affrontati, confermando e consolidando il rapporto di fattiva collaborazione tra i diversi livelli di governo nella individuazione ed attuazione di comuni linee di azione”.