Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente ed eseguire determinate funzioni. Di seguito troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie in ciascuna categoria di consenso.

I cookie classificati come "necessari" vengono memorizzati nel tuo browser in quanto sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

La Procura di Paola chiude le indagini sugli appalti condizionati

La Procura di Paola chiude le indagini sugli appalti condizionati

La Procura di Paola ha chiuso l’inchiesta sul presunto cartello di imprese che avrebbe condizionato alcuni appalti nell’area dell’Alto Tirreno cosentino, nei confronti di sedici persone. Tra gli indagati spiccano Luigi Cristofaro e Luigi Del Vecchio che, per l’accusa, sarebbero stati “promotori e capi dei un vero e proprio cartello di professionisti che mira ad eludere le regole della libera concorrenza e trasparenza degli appalti al fine di ottenere il legittimamente l’aggiudicazione e dividerne gli importi tra tutti gli associati”. In particolare, secondo l’accusa, ciò “sarebbe avvenuto attraverso la presentazione di offerte precedentemente concordate tra gruppi formalmente distinti ma tutti agenti per conto dell’organizzazione. Nello specifico il programma criminoso prevedeva di partecipare a numerose gare d’appalto indette da enti comunali”. L’avviso di conclusione delle indagini riporta due capi d’imputazione omissati per i quali la Procura continua a indagare, in merito all’esistenza di una loggia segreta collegata, in qualche modo, alle presunte attività illecite. Tre degli indagati sono stati accusati anche di aver falsificato le firme dell’ex sindaco di Belvedere Marittimo e due ingegneri.

 

 

 

 

 

desk desk