“È assurdo che venga data esclusivamente alle amministrazioni comunali la possibilità di partecipare a un bando della Regione per sostenere eventi e progetti che riguardano la valorizzazione degli studi e delle opere degli illustri calabresi Luigi Lilio e Gioacchino da Fiore”. E’ quanto sostiene, in una nota, il consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione. “Con decreto numero 7723 del 26 luglio 2021 – prosegue Guccione – il Dipartimento Istruzione e Cultura della Regione ha approvato l’Avviso pubblico avente come oggetto ‘Approvazione avviso per manifestazione d’interesse – Piano integrato cultura 2021 – Eventi culturali – Esplorando lo spazio celeste Azione 6.8.3 Pac 2014/2020 – Accertamento e prenotazione impegno di spesa’, precludendo la possibilità a Centri che da sempre si occupano di studi e ricerche sulle figure storico-scientifiche di Gioacchino da Fiore e Luigi Lilio di partecipare al Bando, nonostante avessero tutte le carte in regola per farlo. Peccato che i progetti potranno essere proposti solo dai Comuni”. “Il Centro Internazionale di Studi Gioachimiti, attivo dal 1982 – sottolinea il consigliere regionale – è riconosciuto dagli istituti culturali e dalle riviste scientifiche di tutto il mondo come il punto di riferimento delle ricerche e degli studi su Gioacchino da Fiore. Ha svolto attività scientifica anche internazionale, in collaborazione con varie università straniere, e oggi si trova esclusa da eventuali progetti che mirano alla valorizzazione di Gioacchino da Fiore e al rapporto tra l’abate e Dante Alighieri. Tra l’altro, come ha sottolineato lo stesso Centro, la legge numero 11 del 25 novembre 1989 della Regione Calabria, ‘al fine di sviluppare la promozione degli studi e delle ricerche su Gioacchino da Fiore e sul Gioachimismo, riconosce il Centro Internazionale di Studi Gioachimiti’. Le contraddizioni sono più che evidenti”. “Ben vengano queste risorse finalizzate a promuovere la cultura e figure illustri della nostra terra – aggiunge Guccione – ma avrebbe avuto più senso dare la possibilità a chi da anni si occupa di Ricerca storica scientifica di poter accedere al Bando con una dotazione finanziaria di 360 mila euro”.