CATANZARO. “E’ proprio brutto leggere sulla stampa e sui network della figuraccia che ha patito la Regione Calabria in merito alla realizzazione del proprio stand presso l’Expo di Milano. Paragonato ad una fermata della metro sminuisce ed oscura la grande genialità che invece alberga nei nostri giovani d’oggi e che ha reso illustri nel mondo tanti uomini calabresi del passato”. E’ quanto ha dichiarato il consigliere comunale Carlo Nisticò. “Ed è con grande rammarico – prosegue Nisticò – per questa terra di Calabria che devo registrare che tutti i proclami fatti in campagna elettorale dall’attuale Governatore si frantumano quotidianamente contro gli scogli della retorica, dell’ipocrisia e dell’indifferenza soprattutto verso i giovani nostrani. Quest’ultimo assunto è ancor di più rimarcato dalla grottesca vicenda che ha visto anche l’intervento di Vittorio Sgarbi proprio in merito alla Piazzetta della Calabria ad Expo di Milano. Già, l’Expo di Milano che poteva rappresentare una vetrina nuova per la Calabria ed i suoi giovani ed invece si è rivelata come l’ennesimo esempio di incapacità gestionale a voler usare un eufemismo!!! Magari, invece si è trattato di un’azione che cela interessi e macchinazioni che sfuggono a tutte quelle persone che in massa hanno creduto di votare il nuovo ed invece si sono ritrovati in mezzo all’integralismo con il quale la sinistra esercita la gestione del potere. Ma possibile che non ci possa essere più speranza per i giovani calabresi!!! Quei giovani che io vedo rappresentati da quel gruppo di professionisti indigeni tutti al di sotto dei quarant’anni che oggi però sono stati mortificati da un sistema burocratico malato di protagonismo fine a se stesso. Un sistema che ha impedito a questi giovani talenti che avevano partecipato ad una manifestazione d’interesse indetta proprio dalla Regione Calabria per la progettazione dello spazio espositivo dell’Expo, di poter mettere in atto la propria professionalità e genialità. Sono stati infatti esautorati dall’incarico, svolto poi da funzionari e burocrati interni, nonostante un’apposita commissione valutatrice li avesse decretati primi in graduatoria con relativa ratifica sul BURC n. 60 atto 13961. Un’ulteriore beffa, un tradimento bello e buono verso le intenzioni e la sensibilità dei giovani professionisti che avevano vinto la selezione progettuale e che avrebbero, per amore della loro terra, provveduto gratuitamente alla prestazione. E invece ora ci becchiamo anche le critiche di Sgarbi perché lo spazio espositivo progettato dai burocrati della regione è paragonato ad una fermata della metro!!! Questo forse è il male minore rispetto alla fiducia tradita!!! Sento pertanto di esprimere vicinanza e sostegno, per come possibile – conclude Nisticò – , ai giovani Architetto Andrea Lonetti, Architetto Raimondo De Raffaele, Arch. Girolamo Pontoriero, Architetto Maria Grazia Polimeni, Architetto Giuseppe Ristagno, Architetto Daniela Cricrì, Architetto Roberta Papalia, esortandoli a non mollare, a continuare a sostenere le proprie idee e lavorare affinché la Calabria non rimanga imbrigliata nella rete delle sue utopie!!!”