Prosegue il percorso definito dalla Camera di Commercio di Catanzaro per la costituzione di un brand turistico unico dell’intera provincia. Il progetto, avviato ufficialmente nel 2020 ma che ha risentito dei limiti imposti dalla pandemia, è sostenuto direttamente dall’Ente camerale con un impegno di spesa triennale e con la collaborazione dell’Istituto Nazionale di Ricerca sul Turismo (Isnart). Proprio Isnart – spiega una nota della Camera di Commercio – dopo aver già effettuato un’indagine attraverso i dati presenti sulla piattaforma Turismo Big Data, nelle prossime settimane, avvierà l’analisi statistica e qualitativa sulle imprese del territorio attraverso una serie di indagini in loco. Intanto, dopo che già nei mesi scorsi 42 degli 80 Comuni della provincia erano stati coinvolti dalla Cciaa, martedì si è tenuta una serie d’incontri con i sindaci, i loro delegati e i rappresentanti di associazioni culturali attive sul territorio per avviare la ricognizione puntuale degli “attrattori” (culturali, sportivi, naturalistici; materiali e immateriali) di cui i Comuni dispongono.
«Abbiamo inteso sovvertire la tradizionale impostazione dell’attività che di solito viene svolta, alle nostre latitudini, quando si parla di brand turistico. Siamo così partiti dal lavoro più complesso ma fondamentale di mappatura delle risorse della provincia. Un lavoro che dovrà essere scrupoloso e dettagliato, in cui il ruolo degli Enti locali e degli operatori già attivi è determinante», ha spiegato il Commissario straordinario della Camera di Commercio di Catanzaro, Daniele Rossi, che ha partecipato alle riunioni con i sindaci assieme al segretario generale dell’Ente Bruno Calvetta e al team camerale che cura l’iniziativa.
È così ufficialmente iniziata la seconda fase del progetto legata alla raccolta delle informazioni che confluiranno nella piattaforma informatica SIMOO (acronimo di Sistema Informativo Mappa delle Opportunità e delle Offerte).