Resta lo stato d’agitazione dei lavoratori al Corap, il consorzio regionale per le attività produttive, in attesa di azioni concrete per il rilancio dell’ente. Lo comunicano i sindacati dopo che ieri i segretari delle organizzazioni sindacali, insieme ai rappresentanti sindacali aziendali, sono stati ricevuti dall’assessore regionale Fausto Orsomarso e dal commissario del consorzio, Renato Bellofiore. Questi ultimi, scrivono i sindacati, “diversamente da quanto acclarato fino a circa 20 giorni fa sulla quasi impossibilità di rimettere in sesto l’Ente, hanno informato le rappresentanze sindacali di aver intrapreso azioni amministrative e di indirizzo politico volte a produrre gli atti essenziali per far ripartire il Corap, l’ente per lo sviluppo delle aree industriali”.
I sindacati sottolineano che “l’invio in Giunta dello Statuto per la sua approvazione il 31 maggio, la redazione e approvazione da parte del Commissario del bilancio relativo all’anno 2018 e la fase attuale di preparazione dei bilanci relativi agli anni 2019 e 2020, anch’essi da approvare in Giunta e Consiglio regionali, in tempi brevi, insieme alla predisposizione del tanto agognato piano industriale che dovrebbe essere oggetto di confronto e discussione con le organizzazioni sindacali entro i prossimi 10 giorni, sono certamente atti fondamentali che potrebbero agevolare lo sblocco della situazione economico-finanziaria, conferendo all’Ente una fondata attendibilità circa la possibilità del suo rilancio e aprirebbe ad un percorso di finanziamento possibile nelle forme più appropriate, a partire dai fondi che proprio a tal fine sono stati accantonati dalla Regione”. Inoltre, “potrebbe incentivare i creditori a concedere all’Ente tempi ragionevoli su cui convenire per il soddisfacimento delle loro aspettative”.
Infine, “sono state date informazioni circa l’attività di dismissione di alcune aree che potrebbero essere ben remunerative e quindi supportare la fase di riavvio delle attività istituzionali a pieno regime – scrivono i sindacalisti – A fronte di queste informazioni, le organizzazioni sindacali pur conservando tutte le loro riserve, ormai datate nel tempo per le tante volte in cui hanno assistito a illustrazioni di promesse e proposte rivelatesi poi assolutamente infondate e mai praticate, ma soprattutto ferme sulla necessità di rivendicare una retribuzione dei salari regolare e il pagamento in tempi brevissimi delle spettanze arretrate, hanno concordato con i lavoratori di mantenere lo stato di agitazione già proclamato e stabilire che, decorsi i 15 giorni necessari, secondo il parere del Commissario, al pagamento delle retribuzioni, in assenza di riscontri positivi e della realizzazione di tutto quanto annunciato, sarà proclamato lo sciopero di tutti i lavoratori. Dopo tanti anni di vane promesse, di incertezze, di tensioni questa è l’ultima, breve apertura di credito che le lavoratrici ed i lavoratori del Corap possono concedere e tutti – concludono i sindacti – ci auguriamo che quanto programmato possa finalmente concretizzarsi, per il bene dei dipendenti ma anche per il futuro della Calabria in cui questo Ente, per competenze e funzioni potrebbe giocare un ruolo importante anche nelle misure previste dal PNRR per lo sviluppo di questa Regione”.