E’ il momento della ripartenza. E ripartono anche le attività culturali e il teatro. Il luogo simbolo della cultura nella città di Cosenza è senz’altro il teatro di tradizione “Alfonso Rendano”. Ed è proprio dal Rendano che il prossimo 30 maggio prenderà il via la 42ª stagione concertistica 2021 promossa dall’Associazione musicale “Maurizio Quintieri”, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e finanziata dalla Regione Calabria, grazie al bando per gli eventi storicizzati. “Siamo davvero felici di poter ripartire, visto che siamo rimasti fermi per tanto tempo – dice all’AGI Lorenzo Parisi, il direttore artistico della stagione concertistica – e ci tengo a dire che tutto è stato predisposto nel senso della sicurezza e del rispetto delle norme anticovid: pensate che nella sala grande del teatro, che conterrebbe ben 800 posti, invece saranno accolte solo 315 persone”.
Un centinaio, invece, i posti utili nel ridotto del teatro. In tutto sono previsti, fino al 2 luglio, 9 appuntamenti: 3 nella sala grande del teatro “Rendano” e 6 nel ridotto del teatro di tradizione, nella sala intitolata proprio a Maurizio Quintieri. Proprio in questa sala, domenica 30 maggio alle ore 20,00, ci sarà il primo appuntamento: un omaggio a Verdi dal titolo “Onore, amore e vendetta”. Sul palco, in una performance al pianoforte a quattro mani, il duo Pollice. Dei 9 concerti, sei saranno destinati anche alle scuole, nel pomeriggio, al costo simbolico di un euro. I concerti serali costeranno invece 10 euro, con la sola eccezione del concerto di fine stagione, con la violinista italo-romena Anna Tifu, il cui costo sarà di 15 euro.
“Lo spirito conduttore si può evincere anche da quello che abbiamo voluto campeggiasse sul nostro manifesto, dove c’è scritto anche “dal vivo, non solo musica”: perché dal vivo non è solo musica, – dice Parisi – è la stessa differenza che c’è tra il fuoco e il calore. Il calore è l’effetto che il fuoco produce – precisa ancora Parisi – e noi certo non ci fermeremmo mai ad ammirare un termosifone, che emana calore. Noi ne godiamo dei benefici. Ma invece il fuoco è altra cosa: tutti noi restiamo ipnotizzati da un caminetto. Ecco, qui c’è il fuoco. La musica che si ascolta in tv o alla radio è il calore. Al teatro c’è l’origine del calore”.