Turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, rivelazione di segreto d’ufficio e falso ideologico in atto pubblico. Sono i reati contestati a vario titolo alle 11 persone coinvolte nell’operazione “Amici in Comune” nel cui ambito, stamane, i finanzieri della Tenenza di Scalea (Cs) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali concernente gli arresti domiciliari nei confronti del sindaco di Praia a Mare, Antonio Praticò e un misura interdittiva a carico dell’ex sindaco di Tortora, Pasquale Lamboglia.
Nell’inchiesta sono coinvolti anche un dirigente dell’ufficio tecnico di un Comune dell’Alto Tirreno, il dirigente dell’ufficio amministrativo dello stesso Comune, e 8 imprenditori. L’attività investigativa condotta dalle Fiamme Gialle avrebbe permesso di accertare irregolarità nell’aggiudicazione di diversi contratti di appalto. Le procedure di gara finite nel mirino della procura di Paola (Cs) che ha coordinato le indagini, relative al periodo 2019/2021, sono 9. In riferimento ad esse sarebbero emerse collusioni atte a determinare il contenuto del bando di gara, prima ancora della sua pubblicazione, con il futuro aggiudicatario compiacente, oppure, nell’ambito di procedure di gara negoziate, attraverso condotte manipolatorie, chiedendo al futuro aggiudicatario i nominativi di altri professionisti compiacenti da invitare alla gara.
In particolare, nella gara relativa all’affidamento del servizio di trasporto scolastico per gli alunni di scuole primarie e secondarie, i pubblici funzionari indagati avrebbero concordato con l’imprenditore futuro aggiudicatario il contenuto del bando, eliminando dal percorso del bus una località del Comune dove ha sede una scuola elementare, inizialmente prevista dal capitolato, in quanto zona extra-urbana e quindi maggiormente dispendiosa per la ditta risultata aggiudicataria. Per la concessione in uso dell’impianto sportivo, il dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune si sarebbe accordato con il titolare di fatto della ditta risultata aggiudicataria in merito al buon esito della procedura di gara, omettendo, tra l’altro, di escludere la stessa impresa, pur essendo consapevole ch era stata fittiziamente intestata ad un parente dell’effettivo titolare, il quale aveva ingenti pendenze debitorie con il Comune stesso.
Riguardo ad una gara relativa alla progettazione esecutiva e alla direzione dei lavori per l’adeguamento sismico di un edificio scolastico, i pubblici funzionari indagati, al fine di manipolare l’esito dell’aggiudicazione, avrebbero chiesto ad un professionista, poi risultato aggiudicatario, di fornirgli cinque nominativi di professionisti compiacenti da invitare alla procedura negoziata, i quali poi non avrebbero partecipato, come effettivamente avvenuto. Nella procedura negoziata per la progettazione esecutiva e direzione lavori per l’adeguamento sismico di un altro complesso scolastico, gli indagati, sempre al fine di manipolare l’esito dell’aggiudicazione, dopo aver invitato professionisti compiacenti che non avrebbero risposto agli inviti, nel procedere all’apertura delle buste relative all’offerta economica tra i partecipanti alla gara, si sarebbero accorti che, per errore, un partecipante compiacente aveva presentato lo stesso ribasso del futuro aggiudicatario. La commissione di gara avrebbe proceduto quindi al sorteggio, a seguito del quale non sarebbe stato estratto il professionista che si intendeva favorire. Pertanto, gli indagati avrebbero stracciato i bigliettini relativi al sorteggio procedendo all’esperimento del tentativo di miglioria dell’offerta previsto dalla normativa, omettendo di richiamare l’altro partecipante e facendo così ottenere l’affidamento al professionista prescelto.
Altre irregolarità sarebbero state riscontrate nell’ambito del concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato di un operaio specializzato. Al fine di favorire un candidato, i funzionati indagati gli avrebbero inviato prima della prova le domande da imparare a memoria per sostenere l’esame, conclusosi con esito favorevole al prescelto.
Lamboglia risulta coinvolto in qualità di imprenditore e non come ex amministratore pubblico. In tutto gli indagati sono 14. E’ stato il Colonnello Danilo Nastasi, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza, ha fornire i dettagli dell’operazione. “Per il trasporto scolastico degli alunni delle scuole primarie e secondarie – ha detto – sono stati eliminati dagli appalti alcuni servizi troppo onerosi per chi doveva vincere la gara, o, in altri casi, si è proceduto con l’eliminazione di alcune clausole per avvantaggiare in particolare proprio alcuni imprenditori e non altri. Per i lavori di adeguamento sismico di alcune scuole sono stati invitati, ma solo pro forma, diversi imprenditori. Due però hanno proposto lo stesso ribasso e si è dovuto decidere per un sorteggio. Ma il caso – ha detto Nastasi – ha voluto che vincesse l’imprenditore non desiderato e allora sono stati strappati i biglietti del sorteggio e si è ricominciato tutto per far ribassare ulteriormente l’offerta. Poi ha vinto chi doveva vincere, con un ribasso solo dell’uno per cento”.
Il generale Guido Mario Geremia, comandante regionale della Guardia di Finanza, ha sottolineato invece che “è stata scoperta una vera attività di cartello tra più soggetti, per accaparrarsi ogni singola gara”, perché a volte era uno degli imprenditori a scegliere chi altro doveva partecipare alla stessa gara. Il Procuratore Capo di Paola, Pierpaolo Bruni, ha invece posto l’attenzione sulla “gravità di un rischio di assuefazione a simili pratiche” e di come “gli imprenditori onesti non possano godere delle stesse condizioni favorevoli, quindi rischiando di restare fuori mercato. Purtroppo di denunce ne riceviamo pochissime, quasi zero”.