“A San Francesco chiedo di illuminare le istituzioni e i loro rappresentanti e di darci la speranza di vincere, tutti insieme e non singolarmente, questa battaglia contro il virus”. È quanto ha detto ieri, nella Basilica di Paola, il presidente ff della Regione, Nino Spirlì, prima di accendere, a nome di tutti i calabresi, la lampada votiva in onore di San Francesco, in occasione della giornata conclusiva dei festeggiamenti dedicati al patrono della Calabria. Il presidente è stato accolto dal rettore del Santuario, padre Francesco Trebisonda, e dal sindaco di Paola, Roberto Perrotta. Presenti gli assessori regionali Fausto Orsomarso e Sandra Savaglio. La celebrazione eucaristica è stata presieduta dall’arcivescovo di Cosenza-Bisignano, mons. Francesco Nolè. Al termine della messa, dopo la consegna delle chiavi della città al Santo da parte del sindaco Perrotta, il presidente Spirlì ha pronunciato il discorso di saluto e ha effettuato il rito dell’accensione dopo la benedizione dell’olio votivo, ricordando la compianta presidente Jole Santelli. “Davanti al Santo -ha sottolineato Spirlì- porto nel cuore un’assenza grande. Oggi pongo ai suoi piedi la storia di un’amicizia, un amore fraterno durato più di 20 anni. Jole e io abbiamo condiviso sogni, visioni e progetti. Lei ha sfondato da dentro le porte del palazzo e ha strappato le pagine più in ombra, nel segno di parole libere, legali e reali”. “Supereremo questo momento drammatico – ha aggiunto – perché abbiamo fede. Questo è un luogo che appartiene a tutti i calabresi e io lo sento veramente nell’anima, così come il grande Santo che è diventato il più conosciuto in tutto il mondo. Significa che c’è Calabria, la Calabria buona, in tutto il mondo. Ricordiamocelo anche nei momenti della maggiore solitudine”.