CATANZARO. Accordo con la prefettura per potenziare il sistema di videosorveglianza in città; un assessorato alla sicurezza e alla cultura della legalità; il potenziamento della polizia locale, “sorveglianza del vicinato” o “controllo del vicinato”, coinvolgimento del volontariato nel presidio delle scuole e dei luoghi pubblici. Sono queste le principali proposte del sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, emerse stamane durante il suo intervento in occasione della seduta di consiglio comunale sulla sicurezza. “Voglio subito dire – ha esordito il primo cittadino – che non possono e non debbono esserci differenze di valutazione sul fenomeno criminale che minaccia la nostra città, a prescindere dall’esito delle indagini che potrebbero – almeno per quanto riguarda alcuni episodi – svelare scenari forse meno allarmanti. Personalmente, non mi pento di avere sempre tenuto alta la guardia, nella consapevolezza che la sicurezza e l’ordine pubblico rappresentano un patrimonio fondamentale, insostituibile, da tutelare soprattutto con un’opera di prevenzione. D’altro canto, era prevedibile che fenomeni come la crisi economica e l’immigrazione clandestina avrebbero portato all’acuirsi di tensioni sociali che, a loro volta, avrebbero potuto alimentare manifestazioni criminali o microcriminali. Credo sia stato sbagliato dividersi tra chi intravede un forte pericolo di infiltrazione criminale nel nostro territorio e chi, invece, ha inteso ridimensionare l’allarme. I dati che vengono dalle forze dell’ordine parlano di una diminuzione del reati nella nostra Città – e questo non può che farci piacere – ma questo non significa che Catanzaro, città capoluogo della Calabria, possa considerarsi al riparo da pericoli. Se è vero che il numero dei reati è in diminuzione, – ha detto Abramo – non possiamo fare finta di nulla rispetto, ad esempio, alle rivelazioni, molto inquietanti, contenute nell’inchiesta Aemilia, sulle mire che alcuni clan avevano coltivato soprattutto sulle attività commerciali di Catanzaro Lido. L’analisi fatta dal Procurato Capo Lombardo ci rassicura e accogliamo il suo invito a non enfatizzare, ma non possiamo negare che gli episodi delle ultime settimane – h aggiunto – a prescindere dal fatto che alcuni di essi potrebbero essere stati determinati da motivazioni non legate strettamente alle organizzazioni criminali – hanno aumentato nella popolazione la percezione di un pericolo imminente”. Abramo ha proseguito affermando che l’obiettivo principale “è quello di dimostrare all’intera città che l’istituzione comunale è unità in tutte le sue componenti e che i nemici da battere sono la criminalità, la mafia, la violenza, l’illegalità. Il sindaco – ha aggiunto – non può limitarsi ad un’azione di testimonianza. Ho pertanto il dovere di proporre soluzioni, pur nella consapevolezza che i fenomeni criminali in una terra debole ed esposta come la Calabria sono assai difficili da contrastare e che occorre soprattutto una grande condivisione del problema con i cittadini”. Abramo ha quindi annunciato che è stato definito un nuovo protocollo d’intesa tra Comune di Catanzaro, Confindustria e Prefettura per l’attivazione di un tavolo permanente di lavoro finalizzato a sviluppare il sistema di videosorveglianza nella città di Catanzaro. “Si tratta – ha spiegato – di un risultato strategico, perchè i vari soggetti sono subito impegnati, per un periodo di 3 anni, a sviluppare una serie di attività per il buon funzionamento e per l’implementazione del sistema di videosorveglianza esistente”. Al riguardo, il sindaco ha puntualizzato, fra l’altro, che la Prefettura e il Comune di Catanzaro si impegnano a richiedere appositi finanziamenti finalizzati allo sviluppo ed ammodernamento dei sistema di videosorveglianza sul territorio di Catanzaro. “Il Comune di Catanzaro – ha proseguito – si impegna a sostenere tutte le spese di manutenzione e funzionamento dell’impianto di videosorveglianza. La Confindustria, si impegna, attraverso i propri associati, a fornire tutti gli strumenti atti a valutare il costante sviluppo del mercato finalizzati a manutenere evolutivamente il sistema di videosorveglianza, ovvero fornire, ove possibile, strumenti di innovazione”. Il potenziamento della Polizia Locale è, secondo Abramo, “un altro, non differibile, obiettivo. A fronte di notevoli compiti e funzioni, il numero degli agenti – ha rimarcato – è assolutamente insufficiente per garantire il controllo di un territorio così vasto e articolato. Abbiamo chiesto ed ottenuto un incontro con il ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia, alla quale abbiamo segnalato questa grave anomalia, ricevendo una disponibilità di massima ad affrontare la questione di un sia pur minimo turn over che possa dare respiro alla Polizia Locale di Catanzaro, rafforzandone la presenza nei quartieri, a più diretto contatto con i cittadini”. Abramo si è poi soffermato sulla “sorveglianza di vicinato”. “E’ un programma non violento – ha puntalizzato il sindaco – che prevede l’auto-organizzazione tra vicini per controllare l’area intorno alla propria abitazione. Questa attività è segnalata tramite la collocazione di appositi cartelli. Lo scopo è quello di comunicare a chiunque passi nell’area interessata al controllo che la sua presenza non passerà inosservata e che il vicinato è attento e consapevole di ciò che avviene all’interno dell’area. Gli occhi di chi abita il quartiere rappresentano un deterrente per chi volesse compiere furti o altro genere di illeciti “da strada” come graffiti, scippi, truffe, vandalismi ecc. La collaborazione tra vicini è fondamentale – ha dichiarato – perchè si instauri un clima di sicurezza che verrà percepito da tutti i residenti e particolarmente dalle fasce più deboli come anziani e bambini”. Abramo ha anche parlato del coinvolgimento del volontariato nel presidio delle scuole e dei luoghi pubblici “Il mondo del volontariato, – ha spiegato – con particolare riferimento agli anziani ancora in piena efficienza fisica, può essere utilissimo per monitorare alcuni luoghi frequentati dai giovani e dove è necessario aumentare la percezione di sicurezza, mi riferisco alle scuole, ai giardini pubblici, agli impianti sportivi, ad alcune piazze”. Il sindaco ha anche annunciato una delega di giunta per la sicurezza e la cultura della legalità. “La questione sicurezza – ha detto – è molto complessa e richiede un impegno straordinario su più fronti: verifica dello stato di attuazione del protocollo d’intesa con Prefettura e Confindustria sul potenziamento del sistema di videosorveglianza; coordinamento del volontariato nell’azione di monitoraggio del territorio; promozione della cultura della legalità in raccordo con le scuole, le parrocchie, le associazioni; particolare attenzione alle periferie, alzandone la qualità della vita, con il potenziamento dei servizi, in particolare quello della pubblica illuminazione; attenzione verso gli operatori economici, potenziali vittime della criminalità. Questa complessa attività deve trovare un momento di sintesi a livello di Giunta per cui – ha dichiarato – mi accingo a conferire un’apposita delega alla sicurezza e alla cultura della legalità che dovrà in ogni caso raccordarsi con la conferenza dei capigruppo consiliari che potrebbe in tal modo configurarsi come una sorta di commissione speciale per i problemi della sicurezza”.