In calo i nuovi positivi in Calabria +201 (ieri erano 366) ma con meno tamponi. Due i decessi rispetto ai 5 di ieri con il totale delle vittime dall’inizio della pandemia che sale a 802. Aumento a doppia cifra dei ricoveri nei reparti di cura +12 (389) mentre è ferma a 36 il numero delle terapie intensive. Diciotto gli isolati a domicilio (9.097 il totale) e 169 i guariti (35.177). I casi attivi sono 10.332 e quelli chiusi 35.979). In Calabria, ad oggi, sono stati sottoposti a test 621.909 soggetti per un totale di 661.274 tamponi eseguiti. Le persone risultate positive al Coronavirus sono 46.311 e quelle negative 575.598. Intanto la Calabria torna in zona rossa dopo quattro mesi e l’effetto visivo delle nuove restrizioni è immediato. Il nuovo provvedimento colpisce fino ad un certo punto bar e ristoranti. “Con il solo asporto – dice il titolare di un bar del centro di Catanzaro – non andiamo avanti. Mi rendo conto che i casi sono in aumento, ma non so proprio come facciamo ad essere ancora aperti. Lamentele che si ripetono di negozio in negozio, a prescindere dalla tipologia, anche se molti ammettono che la situazione dei contagi in Calabria si sta facendo preoccupante. Nel frattempo si registra l’ennesimo rallentamento nella campagna vaccinale a Cosenza, dovuto alla carenza delle dosi, specie quelle del siero Pfizer-BioNTech, per gli over 80. A supporto di questa carenza, sia il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, che il primo cittadino di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso, hanno scritto alla Regione Calabria “per chiedere di approvvigionare, nel più breve tempo possibile, i centri vaccinali della città di Cosenza e della provincia delle dosi mancanti, per come segnalato dal Dipartimento di Prevenzione dell’Asp”.