CATANZARO. Riabilitare i fanti della “Brigata Catanzaro” fucilati nel 1917 perché si erano rifiutati di andare ancora al macello sul fronte. Il Parlamento approvi al più presto la legge che ristabilisca la verità storica su quei fatti e restituisca dignità e onore ai ragazzi ingiustamente messi al muro. Lo chiede il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, ai componenti della Commissione Difesa della Camera e, in particolare, al presidente Elio Vito, al vicepresidente Rossa Villecco Calipari, ai due promotori della proposta di legge in discussione, Gianmarco Scanu e Giorgio Zanin, ai deputati calabresi che ne fanno parte, Ferdinando Aiello, Rosanna Scopelliti e Nicola Stumpo. Il primo cittadino del Capoluogo calabrese ha inviato ai componenti della Commissione Difesa un accorato appello perché si chiuda un capitolo triste e scuro del primo conflitto mondiale, a cento anni esatti dallo scoppio delle ostilità. Per Abramo, “la proposta di legge che prevede la procedura per la riabilitazione dei militari condannati a morte nel corso della Prima Guerra mondiale regala a tutta Italia un respiro a pieni polmoni. Non solo, induce tutti, ma proprio tutti, a riflettere sulla sacralità della vita umana che si scontra in modo violento con la previsione della pena di morte. Si tratterebbe anche di un forte messaggio contro gli orrori di tutte le guerre.”