Pesca, turismo e agroalimentare, è il momento di agire. Con progetti di sviluppo concreti che mettano in rete tutti gli sforzi della politica, del sindacato e dei lavoratori per il rilancio e la crescita della nostra economia. Partendo da un nuovo un nuovo protagonismo dei pescatori, parte attiva dei processi partecipativi dello sviluppo. Questo e tanto altro al centro dell’iniziativa organizzata dalla Fai Cisl di Catanzaro, Crotone e Vibo a Soverato. La Fai Cisl vuole e deve essere protagonista per costruire un futuro migliore, fatto di lavoro, sviluppo e buona occupazione. A presiedere i lavori il segretario Generale della Fai Cisl di Cz Kr Vv Francesco Fortunato, la relazione introduttiva del Segretario Territoriale della Fai Cisl di Cz Kr Vv Daniele Gualtieri, gli interventi successivi del Segretario Generale della Cisl di Cz Kr Vv Pino De Tursi, gli Onorevoli Arturo Bova, Flora Sculco e Mario D’Acri, consiglieri regionali di maggioranza, Guido Mignolli per il Gac, gruppo di azione costiera, Nicodemo Oliverio, parlamentare Pd, capogruppo della commissione agricoltura alla Camera dei Deputati, il dirigente della Regione Calabria Cosimo Carmelo Caridi referente autorità di gestione fep e l’ing. Carmelo Salvino dirigente generale dell’ agricoltura e delle risorse agroalimentari della Regione, per un dibattito chiuso dal coordinatore nazionale pesca della Fai Cisl, Silvano Giangiacomi. In sala, tanti, tantissimi pescatori, arrivati qui dalle marinerie di Catanzaro lido, da Soverato, da tutto il litorale ionico.Tre direttrici, per raggiungere l’obiettivo di rilanciare l’intero comparto ittico della Calabria. Una programmazione seria e condivisa con i pescatori per sfruttare i nuovi fondi europei 2014/2020, il rifinanziamento della legge regionale 2004 per il sostegno e lo sviluppo della pesca e l’incentivazione della bilateralità per rafforzare e allargare le tutele dei lavoratori del settore. Punto di partenza, la relazione Daniele Gualtieri, che ha in particolare sottolineato la necessità urgente che ha il comparto pesca di avere idonee strutture portuali, nel catanzarese, nel crotonese, nel vibonese, presupposto fondamentale per il rilancio dello stesso. Urge necessariamente modificare la normativa sulla pesca sportiva, istituire il credito a favore dei lavoratori del comparto, prevedere agevolazioni e contributi per incentivare le nuove generazioni ad investire nella pesca, attuare azioni concrete per la bonifica dell’ ecosistema marino, costituire i tavoli azzurri e rivedere il periodo di fermo biologico. Nei giorni scorsi era solo ufficioso – ha affermato Gualtieri – ora è ufficiale, l’assenso all’avvio della pianificazione necessaria per ottenere l’autorizzazione alla pesca scientifica del rossetto e cicerello con sciabica e circuizione, pesche speciali sulle quali il nostro territorio basava prevalentemente l’economia ittica fondamentale per la salvaguardia di numerose imprese e cooperative locali nel territorio. Fondamentale impulso alla economia ittica potrà venire anche dalla pesca del tonno rosso. Una nuova distribuzione dell’aumento quantitativo per il triennio 2015 / 2017, può rappresentare, infatti, uno spiraglio per i pescatori calabresi e sui cui tutti dovranno impegnarsi affinché si possa raggiungere tale obiettivo. Dopo Gualtieri, tutti gli intervenuti, si sono detti pronti per costruire insieme ai pescatori, un sistema virtuoso, partendo dal rafforzamento e dalla funzionalità dei Gac, di rilancio del settore, integrandolo con il turismo e L agroalimentare programmando un nuovo e attivo ruolo dei lavoratori nella tutela ambientale e del ecosistema marino. Nelle conclusioni Giangiacomi, consapevole dell’attenzione che l’intera Federazione Regionale sta riservando all’intero comparto, ha manifestato il sostegno e la vicinanza della federazione nazionale auspicando una forte alleanza tra organizzazioni sindacali, associazioni di categoria e istituzioni a tutti i livelli per il rilancio del comparto nel territorio nell’interesse e con la partecipazione dei pescatori, sviluppando bilateralità e welfare, modificando la normativa italiana rispetto al sistema previdenziale e riservando agli stessi pescatori l’attenzione ed il sostegno che meritano quali “custodi” del mare e delle sue risorse. Sostenibilità ambientale, economica e sociale del mare e delle comunità costiere dovrà diventare il motto a cui sindacato, associazioni ed istituzioni dovranno ricondurre le proprie azioni e le proprie politiche future al fine di ridare speranza a centinaia di famiglie che ieri, oggi e -ci auguriamo domani- vivono del lavoro in mare.