Chiuse le consultazioni al Quirinale sulla crisi di governo. Ieri sera Mattarella ha convocato il presidente della Camera, Roberto Fico, per affidargli un mandato esplorativo. Dovrà verificare se il riavvicinamento arrivato tra giovedì e venerdì tra Iv da una parte e M5S e Conte dall’altra, può determinare davvero una sintesi programmatica che faccia rinascere la vecchia maggioranza. “Siamo disponibili a un confronto con le forze di maggioranza che hanno sostenuto il Governo Conte per un anno e mezzo, ma con un patto chiaro”. Queste le parole di Vito Crimi ieri al termine delle consultazioni al Quirinale. Il riferimento all’ultima maggioranza suona come una riapertura a Matteo Renzi. Crimi ha comunque ribadito: “Per M5S l’unica persona che può guidare il governo è Conte”. Immediato è arrivato il plauso di Ettore Rosato: “Le dinamiche interne al M5s le lasciamo a loro. Noi abbiamo chiesto che ci sia un atteggiamento chiaro degli altri partiti di maggioranza verso di noi per una maggioranza politica seria. Mi sembra che la risposta sia stata coerente: verificheremo i passaggi successivi”. La posizione espressa dal M5S ha fatto scattare una serie di polemiche interne al Movimento. “Prendo atto che oggi la linea è cambiata. Io non ho cambiato opinione. Tornare a sedersi con Renzi significa commettere un grande errore politico e direi storico. L’ho sempre pensato e lo penso anche adesso. Se il Movimento dovesse tornare alla linea precedente io ci sono. Altrimenti arrivederci e grazie”, ha scritto in un post Alessandro Di Battista minacciando di fatto la scissione. A dissociarsi dalla posizione dei vertici del Movimento è stato anche il senatore M5s Nicola Morra, che sulla sua pagina ha scritto: “Leggo che siamo più dorotei dei dorotei. Io no!”.