“Lavoriamo su un’importante ordinanza che prevede la possibilità di scelta della didattica per i nostri ragazzi, sia in presenza sia a distanza”. Lo ha annunciato il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, nel corso di una diretta Facebook. Sollecitato dai messaggi dee suoi followers, Spirlì si è soffermato sulla situazione della scuola in Calabria (la didattica in presenza nelle superiori riprende l’1 febbraio) “Ho cercato – ha esordito – di restare medio, in mezzo tra le esigenze di famiglie, ragazzi e molti insegnanti e le pretese del ministro Azzolina, che per giustificare le spese per l’acquisto degli stupidissimi banchi a rotella e tenere testa a tutta l’Italia su un principio solo suo, ha spaccato l’unità degli italiani su un argomento importante quale la tutela della salute dei nostri giovani, ragazzi, bambini, insegnanti e personale scolastico. Non si è riflettuto – ha aggiunto il presidente ff della Regione Calabria – sul fatto che siamo in piena pandemia, tutti sono concordi che un fatto del genere non è mai accaduto sul pianeta. Esimi professori, che affiancano il governo stesso come il professore Galli, continua a dire che i contagi risalgono del 25% quasi quando si riaprono le scuole, e non è buono. Quindi, non siamo pazzi o scriteriati a cercare di salvare ragazzi e famiglie. Il diritto allo studio – ha sostenuto Spirlì – è sacrosanto e mai e poi mai mi sarei messo come un tronco caduto in mezzo alla strada a negarlo, non stiamo parlando di scuole chiuse ma di aule chiuse e di studio e didattica a distanza, così come ci sono gli acquisti a distanza”.
Secondo Spirlì “la tutela della salute dei nostri ragazzi non è un giochino o un braccio di ferro tra un ufficio e l’altro, tra la Regione e un tribunale, tra il presidente e forze politiche avverse, tra genitori per il sì e genitori per il no. Smettiamola. La didattica a distanza a mio parere è un’esigenza, però nel pieno rispetto di chi non la pensa in questo modo, ritengo che una buona proposta è quella su cui stiamo lavorando da ieri, su mia richiesta, sia nei miei uffici che fuori, con tutto il team di persone che stanno mettendo in piedi un’ordinanza con la proposta della didattica integrata. O meglio, di una scelta che – ha spiegato il presidente facente funzioni della Regione Calabria – si possa fare nelle famiglie, d’accordo con le istituzioni scolastiche, per cui ci saranno ragazzi che studieranno da casa e ragazzi che potranno studiare in presenza. In questo modo non ci sarà un’eccessiva presenza dei ragazzi sui mezzi di trasposto, che comunque sono già stati organizzati per essere utilizzati al 50%, e questo dev’essere cura del personale che lavora su questi mezzi”.
Spirlì ha poi ulteriormente specificato: “Stiamo lavorando sulla possibilità di consentire che alcuni ragazzi rimangano a casa e studino da casa, e altri studino da scuola, credo che maggiore segno di democrazia non ci sia. Mi auguro che tutto questo oggi si possa completare e oggi possa venir fuori un’ordinanza che possa accontentare tutti, una soluzione che sia buona per tutti. certamente valuteremo tutte le possibilità, in modo tale che non ci siano problemi. Stiamo cercando di capire – ha quindi concluso il presidente ff della Regione Calabria – fino a quali classi ci possiamo spingere, perché non vorrei che per un eccesso di concessione mettessimo in pericolo l’ordinanza per tutti”.