Il fiume Crati ha rotto gli argini nel primo pomeriggio di oggi, esondando nella Sibaritide a causa delle forti precipitazioni degli ultimi giorni. In particolare il Crati è uscito fuori dai suoi argini in Contrada Foggia, nel comune di Corigliano-Rossano, a valle della nuova Statale 106, e nelle contrade di Thurio e Ministalla. Le massicciate realizzate dopo gli ultimi straripamenti non si sono rivelate sufficienti per contenere la forza delle acque. Diversi appezzamenti di terreno coltivato sono stati invasi e quattro famiglie sono già state evacuate. Sul posto operano diverse squadre della protezione civile e dei vigili del fuoco.
“Non bastava la difficile campagna agrumicola con prodotto invenduto e rimasto sugli alberi”. Sull’agrumicoltura del Coriglianese si abbatte una nuova calamità. In località “Foggia” nell’area urbana di Corigliano – riferisce Coldiretti – l’argine del fiume Crati ha ceduto e numerosi ettari di agrumeti (è in corso la stima) sono stati allagati. Gli uffici di Coldiretti stanno seguendo la vicenda collaborando con il comune e la protezione civile. La prima cosa da fare è mettere in sicurezza le famiglie e le persone che si trovano nell’area, dopo inizierà la conta dei danni, che saranno pesanti”. La Coldiretti, infine, segnala anche piccole ma numerose frane nel Pollino. “Il dissesto idrogeologico – secondo l’organizzazione agricola – continua a rimanere una necessità su tutto il territorio”.