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Fincalabra, stop alla procedura di mobilità

Fincalabra, stop alla procedura di mobilità

Stop alla procedura di mobilità per i 15 dipendenti di Fincalabra, la finanziaria controllata dalla Regione Calabria, che il management aveva dichiarato in esubero. E’ questo l’esito dell’incontro, chiesto e ottenuto dai sindacati, fra l’assessore regionale al Lavoro, Fausto Orsomarso, il presidente della finanziaria, Carmelo Salvino, e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria, Angelo Spostato, Tonino Russo e Santo Biondo, accompagnati dai responsabili delle federazioni di categoria. Fincalabra ha in tutto 120 dipendenti. La riunione, svoltasi a Catanzaro e conclusasi nel primo pomeriggio, secondo quanto apprende l’AGI – è iniziata con la richiesta dei sindacati all’azienda di revocare il provvedimento e le lettere inviate a 15 lavoratori alla luce di una serie di possibilità d’impiego alternative che, attraverso il confronto, secondo Cgil, Cisl e Uil, è possibile individuare. L’assessore Orsomarso ha precisato che non c’è mai stata la volontà di procedere ai licenziamenti e si è impegnato a risolvere il problema “in tempi brevissimi” tenendo sempre aperto il tavolo di confronto con i sindacati.

“Fincalabra – ha commentato il segretario della Uil calabrese, Santo Biondo – è tornata sui suoi passi e non effettuerà nessun licenziamento. E’ questo il frutto dell’incontro che si è svolto oggi fra Regione, Sindacato ed i vertici aziendali. Nei giorni scorsi avevamo denunciato, l’attività irregolare e incompetente che il Cda di questa società partecipata regionale aveva messo in atto nella totale assenza di trasparenza e di confronto, ufficiale e di merito, con le organizzazioni sindacali. Pertanto, chi decida di agire in senso contrario – ha aggiunto – deve sapere che, anche involontariamente, crea il terreno fertile alla proliferazione di pratiche corruttive, del malaffare e della criminalità organizzata. Adesso è tempo di cambiare passo. E’ tempo, intanto, di costruire, all’interno di questa azienda pubblica come all’interno delle altre, le giuste relazioni sindacali. E’ necessario mettere mano ad una riforma della partecipazione regionale che sia approfondita, concreta ed efficace. Alla politica regionale, ancora, chiediamo un patto di fine legislatura un patto che abbia il coraggio di mettere mano e risolvere le tante, troppe, vertenze ancora aperte sul territorio. Accanto all’emergenza sanitaria, infatti, la Calabria deve affrontare quella rappresentata dalla ripartenza sociale, occupazionale ed economica”.

In questo, secondo Biondo, “il Consiglio regionale, che si avvia alla fine anticipata del suo mandato, deve essere chiamato a fare la sua parte. L’undicesima legislatura, segnata dalla morte prematura della presidente Jole Santelli, ha ancora tutto il tempo per riscattarsi, per lasciare ai calabresi un segno positivo del suo passaggio da Palazzo Campanella, mettendo in primo piano la legalità dei suoi percorsi politici ed amministrativi”.

 

 

 

 

 

 

 

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