“D’intesa con il presidente della Corte d’appello e dopo aver sentito il presidente del Consiglio regionale, i rappresentanti della maggioranza e dell’opposizione e i colleghi di Giunta ho spostato la data delle lezioni regionali all’11 aprile, perché siamo in piena pandemia e c’è un aumento esponenziale di contagi”. A dirlo è stato il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, che ha confermato quanto già annunciato domenica. “Per il momento -ha ribadito Spirlì- le elezioni sono all’11 aprile. È inutile che facciano polemiche, qualche stupido ha scritto che Spirlì le sposta per guadagnare qualche stipendio in più, se fossi a questi livelli o se fossi proprio alla canna del gas vorrebbe dire che tutto quello che ci siamo detti finora non ha nessun significato, credo di aver dimostrato che il mio ultimo pensiero è proprio quello, i soldi. Uno che mi misura in questo modo vuole dire che non mi conosce. La data -ha rimarcato Spirlì- è stata spostata perché il Cts nazionale ci ha detto che non sono giorni e settimane buone per votare”. Spirlì ha parlato anche delle problematiche relative alle vaccinazioni antiCovid. “Perché dire cose che non sono? È iniziata la campagna di vaccinazione su tutto il territorio nazionale, abbiamo già comunicato che la prima fase è destinata a tutto il personale sanitario di tutti gli ospedali pubblici e privati e agli anziani ricoverati nelle case di riposo, per un totale di circa 60mila persona da vaccinare entro il mese di gennaio”, ha detto il presidente facente funzioni della Regione Calabria. “Sono arrivate -ha spiegato Spirlì- le prime 280 dosi nella giornata simbolica del Vax Day, poi sono arrivate 15.200 dosi per una parte del personale sanitario e la distribuzione è iniziata nei giorni delle feste, con maggior lentezza per il semplice motivo che non tutto il personale sanitario era attivo in quelle ore. Già da domenica -ha detto ancora Spirlì- siamo arrivati ad avere i primi numeri interessanti, ora sicuramente iniziano le vaccinazioni più corpose di tutto il personale sanitario che dev’essere vaccinato. Dopo di che si continuerà, man mano che il governo centrale manderà le dosi, e saranno somministrate a tutti coloro che ne hanno necessità e a tutti colo che ne hanno diritto. Noi sicuramente saremo tra gli ultimi, ma questa campagna di vaccinazione durerà per tutto l’anno, quindi abbiamo tempo e modi di vaccinarci tutti quanti perché -ha concluso Spirlì- il vaccino va fatto”.