“Una cosa è certa: non voteremo il 14 febbraio perché tutto è cambiato e perché non siamo così scriteriati da mandare i calabresi alle urne, alla luce di quello che sta accadendo nelle ultime giornate, cioè l’aumento dell’Rt da 0,64 a 1,9, quasi 2 e un raddoppio dei contagiati”. Così il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, in un video pubblicato sulla sua pagina facebook, con riferimento alla data delle elezioni regionali.
“Qualche buontempone, chiaramente legato alle frange polemiche dei partiti di governo, non ultimo un deputato dei 5 Stelle, continua a sottolineare – esordisce Spirlì – che la data del 14 febbraio sia stata scelta all’epoca dalla maggioranza e dal presidente della Regione. Dimentica, il parlamentare, che – lo ripeterò fino alla nausea – la forbice temporale per la scelta della data l’ha dettata il governo Pd-Movimento 5 Stelle-Italia Viva e Leu, per cui il governo Pd-Movimento 5 Stelle-Italia Viva-Leu si è assunto la responsabilità di stabilire che quella forbice, dal 10 febbraio al 15 aprile, quando fu comunicata dava una solidità dal punto di vista della sicurezza sanitaria. Quindi – osserva il presidente facente funzioni della Regione – poche chiacchiere, nessuno si sente il Re Sole, ma nessuno, tanto meno il presidente facente funzioni della Regione consentirà al benché minimo stupidello di rigirare la frittata. Il governo ci ha detto che si poteva votare in quel lasso di tempo e noi abbiamo scelto la data più onesta, su indicazione di tutti i capigruppo presenti in Consiglio. Ora siamo arrivati alla fine di dicembre e ci siamo accorti che qualcosa è cambiato: l’Rt in Calabria è in salita, dallo 0,64 a oggi che rasenta il 2, anzi lo raggiunge. Alle stesso modo – spiega Spirlì – è raddoppiato il numero dei contagiati da due giorni a oggi. Mi sono premurato di chiedere al governo di confermarmi quella famosa forbice, ho scritto ai ministri Boccia, Lamorgese e Speranza e il governo si è premurato di rivolgersi al Comitato tecnico scientifico che ha risposato che non è auspicabile votare nella data indicata”.
“Nella giornata di oggi dal ministero della Salute è arrivata una risposta, una risposta che non è arrivata dal Consiglio dei ministri di ieri. A questo punto – sottolinea Spirlì – vi posso assicurare che ancora una volta non aspetteremo che siano altri a decidere: in piena serenità ho contattato le rappresentanze dei partiti nazionali e regionali e il presidente del Consiglio regionale, ho contattato molti consiglieri regionali, ho avuto modo di confrontarmi con tutta la Giunta regionale. Sto preparando con gli uffici l’atto, che sarà quanto prima presentato, con la data definitiva delle elezioni. Per rispetto istituzionale – specifica il presidente ff della Regione – attendo di avere un’interlocuzione con il presidente della Corte d’appello, ma vi assicuro che nessun calabrese sarà messo in pericolo e sarà portato davanti la cabina elettorale se non ci saranno tutte le certezze che in cabina elettorale ci entra sano e ci esce sano. Ci viene ancora una volta chiesto di decidere e lo faremo”. Spirlì poi auspica “di poter dire già domani la data definitiva che ho scelto, d’accordo con i rappresentanti politici di tutto l’emiciclo dl Consiglio regionale”, aggiungendo che “una cosa è certa, non voteremo il 14 febbraio perché tutto è cambiato e perché non siamo così scriteriati da mandare i calabresi alle urne, alla luce di quello che sta accadendo nelle ultime giornate, cioè l’aumento dell’Rt da 0,64 a 1,9, quasi 2 e un raddoppio dei contagiati. Credo che -conclude il presidente facente funzioni della Regione Calabria- sarebbe veramente folle impedire ai calabresi di andare a votare o doverli mandare a votare a rischio della propria salute. Non ci penso nemmeno. Il governo non lo ha fatto, lo facciamo noi, lo faccio io. Lo faremo noi e lo condividerò con tutte le persone che sono chiamate a rispondere a questa necessità, assieme a me, e lo faremo proprio perché i calabresi non meritano di essere trattati come finita li ha trattati questo governo”.