COSENZA. “Non si può ipotizzare seriamente uno sviluppo della nostra regione, e non solo dunque della provincia, senza la valorizzazione di quello che deve diventare uno dei più importanti motori all’interno di tale sviluppo: l’area che si affaccia sul golfo di Corigliano”. È quanto afferma, in una nota, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, candidato alla presidenza della Provincia alle elezioni del prossimo 12 ottobre. “Non si tratta – aggiunge Occhiuto – di utilizzare la solita retorica delle parole in periodo di propaganda, bensì di puntare i riflettori sul modo di intendere questo ruolo, ovvero di coordinamento istituzionale fra aree diverse nell’ottica della loro valorizzazione. Riguardo alla Sibaritide si tratta di un motore a due cilindri, ciascuno rappresentato da un importante settore di crescita socio-economica. Quella turistica, incentrata sulla costa ionica e sulla cornice montuosa Pollino-Sila (complessivamente una delle maggiori e più interessanti aree boschive del Mediterraneo), e quella agro-alimentare, incentrata sulla pianura di Sibari, la più vasta della Calabria. Una delle principali criticità dell’area è rappresentata dai trasporti. Manca uno scalo aereo, difatti rispetto al baricentro dell’area, Lamezia e Crotone sono a oltre 100 km in linea d’aria e a circa due ore d’auto, manca una linea ferroviaria decente, mancano strade sicure di scorrimento veloce, manca perciò la base infrastrutturale che possa rendere credibile qualsiasi progetto di sviluppo quantitativo e qualitativo dell’industria turistica”. Per Occhiuto “non avrà mai grandi ricadute economiche la valorizzazione delle aree archeologiche, delle località turistiche marittime e montane, del sistema termale, dei borghi antiche, se l’afflusso dei visitatori è limitato in partenza da problemi di accessibilità. Un discorso a parte meritano poi i porti, quello multifunzionale di Corigliano e quello turistico di Sibari. Il porto di Corigliano, unico porto peschereccio – commerciale dell’alto Jonio cosentino, potrebbe diventare uno scalo strategico per i collegamenti verso i porti dell’Est europeo effettuando così collegamenti per linee di cabotaggio per tutti i porti dell’Adriatico. Occorrerebbe investire in questa direzione. Il porto turistico dei Laghi di Sibari è soggetto al periodico parziale insabbiamento della foce del “Canale degli Stombi”, unica via d’accesso dal mare. Esiste la tecnologia per affrontare correttamente il problema e restituire a questa importante struttura turistica la piena efficienza. Ma pure la produzione agricola ha bisogno di infrastrutture, e non solo infrastrutture di trasporto”. “I Fondi Europei – conclude Occhiuto – se correttamente inquadrati in una buona programmazione e in una altrettanto buona progettualità, possono fornire risorse per dare adeguate risposte a tutte queste criticità ed innescare processi rapidi e molto consistenti di sviluppo economico-produttivo”.