CATANZARO. “Sulla vicenda della Diga del Melito avremmo gradito che la Regione, dopo anni di battaglie e denunce, richieste di incontro inascoltate e proteste dei lavoratori tagliati fuori della gestione dell’appalto, avesse usato la stessa sensibilità e solerzia dimostrata con il Presidente del Consorzio di Bonifica incontrando le organizzazioni sindacali”. Lo sostiene, in una nota, il segretario generale della Cgil di Catanzaro, Giuseppe Valentino. “Apprezziamo l’interessamento della Regione – aggiunge – e condividiamo l’affermazione secondo la quale la diga rappresenterebbe un’opera strategica per lo sviluppo della Calabria, ma vorremmo che si ascoltasse la nostra opinione sui problemi irrisolti che hanno impedito finora la realizzazione dell’opera, con relativo spreco di risorse pubbliche. Ci piacerebbe soprattutto capire come si fa ad affermare che la Diga del Melito si considera un’opera urgente da realizzare quando così non risulta né dall’anagrafe delle opere incompiute dell’osservatorio Sua della Regione, né dall’elenco delle grandi opere del Ministero delle Infrastrutture”. “La Cgil – dice ancora Valentino – ritiene che, solo se si avrà la capacità di ascoltare tutte le campane, si potrà sbloccare definitivamente un’opera che i calabresi aspettano da 40 anni e, soprattutto, si potrà rendere giustizia a quanti si sono visti negare il pane nonostante avessero lavorato onestamente per guadagnarselo”.