CATANZARO. “Il caso De Gaetano continua a tenere banco in Calabria e fuori. È guerra tra Maria Carmela Lanzetta, il presidente della Regione e i vertici del Pd Calabrese”. Lo afferma la Presidente del Coordinamento antimafia Riferimenti, Adriana Musella. “Fermo restando – aggiunge – l’integrità morale rivendicata dal Presidente Oliverio che abbiamo sostenuto convintamente e su cui credo non ci sia niente da obiettare, a mio avviso il problema è molto più ampio e non sta nella persona ma nel sistema che coinvolge tutti, nessuno escluso, magistratura compresa che dovrebbe fare chiarezza ma non ha i mezzi per velocizzare il proprio lavoro. Anche per il comune di Reggio Calabria non ci sono risposte, non si sa nemmeno quanto sia il deficit. Anche lì tante ombre non dissipate. È un sistema che coinvolge maggioranza e opposizione zitta come non mai perché ampiamente dentro il problema. Coinvolge persino l’associazionismo che su alcune questioni preferisce tacere perché esporsi sarebbe forse poco producente. Il problema è vasto. Il Pd in Calabria ha un segretario regionale che sembra disconoscere la realtà delle cose. Si autoelogia nei suoi vari comunicati alla stampa ma il cui operato, fin dalla formazione delle liste per le regionali, non lascia spazio alla chiarezza. E una regione come la Calabria ha più che mai bisogno di chiarezza. Penso che offendere Maria Carmela Lanzetta non faccia bene a nessuno e non sia un atto edificante, così come ritengo sia estremamente necessario poter avere rispetto e fiducia nelle Istituzioni che non possono dare adito a nessun dubbio”. “La Calabria – prosegue Musella – ha bisogno di coesione e di trasparenza. Concordo con Maria Carmela Lanzetta sul fatto che esiste un problema politico. Non si può delegare alla magistratura responsabilità che sono proprie della politica come quella etica. Un fatto può essere non penalmente rilevante ma eticamente discutibile e ,in tal caso ogni parola risulta superflua. Il caso Lupi docet. Come cittadini esigiamo chiarezza, non è pensabile che il Pd si esprima con voci contrastanti a Roma e in Calabria. La risposta al problema deve essere unica”.