La Prefettura di Reggio Calabria ha accertato la sussistenza della causa di sospensione dettata dalla Legge Severino nei confronti del consigliere comunale Angela Marcianò, che nella qualità di candidata a sindaco ha ottenuto il seggio in consiglio comunale. Nei confronti di Angela Marcianò, infatti, ex assessore nella prima giunta del sindaco Falcomatà, l’8 luglio 2019 è stata emessa una sentenza di condanna in primo grado, quindi ancora non definitiva, nel troncone abbreviato del processo Miramare. Il gup ha condannato Marcianò, pena sospesa, a un anno di reclusione per falso e abuso d’ufficio.
Nel troncone ordinario dello stesso processo sono imputati il sindaco Giuseppe Falcomatà e parecchi assessori della sua prima giunta. L’accusa, anche per loro, è di abuso d’ufficio e falso in atti pubblici, per la delibera del 2015 che di fatto affidava l’albergo Miramare, di proprietà del Comune, a un imprenditore legato al primo cittadino da un rapporto di amicizia che gli aveva concesso gratuitamente la sede della segreteria politica in occasione della campagna elettorale con cui Falcomatà divenne sindaco nel 2014.
Ricevuta la comunicazione della Prefettura, il Consiglio, che proprio stamani doveva celebrare la seduta di insediamento, è stato posticipato di mezz’ora.
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